. Tripolitania. tene montuose. Virtualmente però i dueeOilayet godono di due climi, il litoraneo e linterno, al-quanto modificati, reciprocamente, dalla rispettiva influenzadel deserto e dalle correnti atmosferiche del Mediterraneo. Il litorale, sopratutto, risente di contraccolpo V influenzaatmosferica del clima della nostra penisola e della , si può affermare che il rifugio naturale delle per-turbazioni invernali e primaverili, solite a verificarsi nelnostro quadrante sulle penisole e negli arcipelaghi dellaMorea, durante i periodi succitati, appare costituito dallecoste della Lib


. Tripolitania. tene montuose. Virtualmente però i dueeOilayet godono di due climi, il litoraneo e linterno, al-quanto modificati, reciprocamente, dalla rispettiva influenzadel deserto e dalle correnti atmosferiche del Mediterraneo. Il litorale, sopratutto, risente di contraccolpo V influenzaatmosferica del clima della nostra penisola e della , si può affermare che il rifugio naturale delle per-turbazioni invernali e primaverili, solite a verificarsi nelnostro quadrante sulle penisole e negli arcipelaghi dellaMorea, durante i periodi succitati, appare costituito dallecoste della Libia e della Cirenaica, le cui profonde sinuo-sità sembrano predisposte appunto a questo fine. Ed è naturale poi che i torridi calori del desertopropriamente detto, durante la stagione canicolare influì- 75 scano sul litorale, mitigati però dallabbondante umidità,di cui laria è sempre pregna, specialmente nei periodiestivi ed autunnali e dal vento di nord-est, che spira rego-larmente dallaprile Maschera tripolina. Notevoli influenze si vengono manifestando special-mente lungo il litorale, per effetto di nuove colture e disterri recenti di terreni : i medesimi fenomeni, ma in guisamolto più significativa e regolare, si sono verificati inEgitto, in Tunisia, in Algeria, nel Sudan stesso e special-mente lungo le coste della Deutsche Ost-Afrika, cagionati,appunto, da profondi rivolgimenti del terreno e da opereidrauliche di qualche importanza* La quota annuale di acqua piovana che si riferiscealla Tripolitania propriamente detta, può ritenersi intorno — 76 — ai venti centimetri (1), mentre è quasi doppia nella Cire-naica inferiore e superiore e tripla e quadrupla nel distrettodel Gebel Gourian e nelle altre località occupate dallepropaggini di questa catena montuosa. Regione ubertosa e salubre questa, la quale, mercèuna razionale disciplina di acque, potrebbe forse costituirela base per un opportuno sfruttamento di tutta la Tri-politania. Ma la regione pr


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