. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... hauero fatto, non potrò con honormiodir per fodisfattione dello ojfefo non fola^ mente tutto quello ^che egli uorra che io dica ^ ma ne purcofa ueruna • Et fé io potrò dire ciò che egli uor^ ra, nonfaraueroche io debbia mantener per ben fat^ to tutto quello y che hauero fatto. ìlora da una cofi a^ perta contradittione mariifejia contrarietà comprenden dofì yfìdouerebbonopurrauuederei caualieri del lo^ Yoerrore:^ rauuedendofi^ jene douerebbono riti^ rare : potendo mafìimamente intendere anchora , che fi come quefk due openioni tra loro fi contradicono,


. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... hauero fatto, non potrò con honormiodir per fodisfattione dello ojfefo non fola^ mente tutto quello ^che egli uorra che io dica ^ ma ne purcofa ueruna • Et fé io potrò dire ciò che egli uor^ ra, nonfaraueroche io debbia mantener per ben fat^ to tutto quello y che hauero fatto. ìlora da una cofi a^ perta contradittione mariifejia contrarietà comprenden dofì yfìdouerebbonopurrauuederei caualieri del lo^ Yoerrore:^ rauuedendofi^ jene douerebbono riti^ rare : potendo mafìimamente intendere anchora , che fi come quefk due openioni tra loro fi contradicono, cofi alluna, ^ allaltra di loro contradice la ragion ne • Et quella e ueramcte*openione lodeuolc cr caualle^ DEL DVELLO refcdjd cjude cfopr<x le leggi deUa ragione fondutdiEtdpprefjo 4 quella hanno da andare leperfonedi honore^cr di ualore ftudiofesche opera alcuna non è da efjere flimata ne ualorofu^ne honorata, fé eUa daUa ragione nonacc ompagnata. DELLE SODI5FATTIONI DA DARSI PER LE INGIVRIE DE* FATTI» GAP» XVIII*. T uenendo al particolare delle fastdisfattioniychefi hano da dare. Tutto il fondamento di quella ha da efrfere infullaueritai che quale ha iltorto dee confejfarlo > cr chi ha ra^^gionein quellef dee chi moffo da giufiofdegno^ cr dagiufh cagionine fi farà rifentito conuenientemente contra chi che fu,non hauera da dare altra fodisfattiene, fé non dire chegli duole di hauerehauuto cagione di hiuergli ufatoquellatto: cr che quando fenz^ cagione lo haueffe fatto,haurebbe fatto male^o da reo huomo;o no da getilhuomone da caualiero ; o parole fmiglianti. Et potrà anchorpregarlo che gli fia amico: Et colui che ne ha alt altrodata U cagione, lafua colpa riconofcendOydouera contetarfi di quanto di ragione gli fi conuicne, cr non uolerneWerror continuar e^fe non uorra {fecondo che già danoi sè detto ) rimaner fi trasformato in fiera. Et quan^de ^er qualfi uoglia parole due mettejfero le mani aUearmena lum di loro ferito ne ri


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