Gli amori pastorali di Dafni e Cloe .. . non sonomen beili che aperti ? che bocca è questa che spira, chetal odor non hanno nò le mele appiole, né qualsivogliacespuglio di fiori? Che fo io; baciala? no; che il suo baciomorde il core, e cava altrui di sentimento, a guisa chetalvolta a chi mangia del mei nuovo suole avvenire; no,che baciandola la desterei. Scoppiar possiate voi, cicalefastidiose, che per tanto gracchiare non lascerete che ladorma. Male aggiate voi, becchi importuni, con tanto coz-zare, e male aggiano i lupi, che divorati non v hanno; 2Ì DAFNI E CLOE che ben son più poltroni che


Gli amori pastorali di Dafni e Cloe .. . non sonomen beili che aperti ? che bocca è questa che spira, chetal odor non hanno nò le mele appiole, né qualsivogliacespuglio di fiori? Che fo io; baciala? no; che il suo baciomorde il core, e cava altrui di sentimento, a guisa chetalvolta a chi mangia del mei nuovo suole avvenire; no,che baciandola la desterei. Scoppiar possiate voi, cicalefastidiose, che per tanto gracchiare non lascerete che ladorma. Male aggiate voi, becchi importuni, con tanto coz-zare, e male aggiano i lupi, che divorati non v hanno; 2Ì DAFNI E CLOE che ben son più poltroni che le volpi. Mentre che egli cosìparlando, e contemplando si stava, una cicala, fuggendoavanti duna ingorda rondinella, che per rapirla, di soprale si calava, cadde per avventura in seno alla Cloe, dovesalvatasi, V uccello, dal volo non si rattenendo, venne conV ali rombando a strisciare per le guance, e per lo pettodella fltaciulla ; per che subito desta, non sapendo che ciòstato si fosse, saltando, e gridando si levò da dormire ;. ma poscia che vide la rondinella, che ancor dintorno alia-va, e Dafni, che della sua paura rideva, prese sicurezza,ed ancor sonnacchiosa, gli occhi stropicciandosi, e1 pettoraffazzonandosi, si sentt la cicala tramezzo Je mammellegracchiare, come se raccomandarle si volesse, e della suasalvezza ringraziarla; di che di nuovo la Cloe si mise astrillare ; e Dafni di nuovo a ridere ; e con questa occa-sione le mani in seno mettendole, fuora ne la trasse, chefra mano ancora non restava di gracchiare. La Cloe veg-gendola, rise vezzosamente, ed in vezzi la si prese moltevolte baciandola, e solleticandola perchè la cantasse, ecosì cantando m seno <^ ]a rimise. Presero ancora dilettodi una Dalombella, sentendola <v una vicina selva bosca-recciamente lamentare, perciocché domandando la Cloequel che la sua voce lamentevole volesse dire, Dafni incotal modo la prese una sua favola a raccontare: E fu RAGIONAMENTO I. 2S eli» bella vergine, una vergin


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