La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . 1 : «Uno palagio tutto in volta; il primo palcho con 1 schala di-pinta e choperta, chon 1 sala grande dipinta e storiata, con panche attregradi pe chapitani e a ii gradi pe chollegi, e spalliere di lengniame di-pinte intorno a detta sala con ringhiera e più panche da sedere, e porta cherisponde in su landrone in sul quale è la nuova cancelleria e udienza, eun uscio che risponde in sul verone che va agli agiamenti ...... 4 Vasari, Vita di Taddeo Gaddi. LA DECORAZIONE DELLE STANZE SIGNORILI 155 si svolgono diverse scene di mezze figure, og


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . 1 : «Uno palagio tutto in volta; il primo palcho con 1 schala di-pinta e choperta, chon 1 sala grande dipinta e storiata, con panche attregradi pe chapitani e a ii gradi pe chollegi, e spalliere di lengniame di-pinte intorno a detta sala con ringhiera e più panche da sedere, e porta cherisponde in su landrone in sul quale è la nuova cancelleria e udienza, eun uscio che risponde in sul verone che va agli agiamenti ...... 4 Vasari, Vita di Taddeo Gaddi. LA DECORAZIONE DELLE STANZE SIGNORILI 155 si svolgono diverse scene di mezze figure, oggi molto guastee annerite, che pare rappresentino i vari momenti di una ce-rimonia nuziale. Del Quattrocento si salvarono, per buona sorte, i due bellis-simi affreschi (figg. Ili, 112) che Sandro Botticelli esegui suuna sola parete in una camera della villa Lemmi presso Ca-reggi, i quali, scoperti non è moltanni. passarono al pitture, fatte in occasione del matrimonio di LorenzoTornabuoni con Giovanna degli Albizzi nel 1486, prima che. Fig. 111. — Affresco del Botticelli nella villa Lemmi, rappr. Lorenzo Toma-buoni e le Arti Liberali. Fot. Brogi. venissero tolte dal loro luogo, apparivano incorniciate da fintibasamenti e pilastri, di cui al momento della scoperta non rima-neva che qualche Allegorico ne è largomento, che ilDel Lungo cosi descrive:2 « Nelluna, il cui fondo è una selvaassai folta, che ricorda quella dellaltra allegoria di Sandro poli-zianesca, la Primavera, Lorenzo Tornabuoni, vestito dellabitocivile fiorentino, con la folta e morbida capigliatura distesa, si 1 Cbowe e Cavalcaselle, Op. cit, voi. VI, p. 258. 2 In La donna fiorentina nei Rinascimento e negli ultimi tempi dellalibertà, Milano, 1893, p. 16C. 156 CAPITOLO III avanza, condotto per mano da una donna di modesto e gentilportamento, verso un circolo di altre sette donne, acconciate(come anche lintroduttrice) fantasticamente, e che pevari em-blemi di che ciascuna desse è


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