Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . one leiquifrta, anzi eccellente Figu*ra del S. Gio. Battifta dì Titiano, che dando in atto di predica-re , fi confiderà w mezzo dvn merauigliofo Paefc, onde difTerofra di loro, che la rarità delle Pitture vedute in quel giorno eracofa incredibile per quelli à cui no


Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . one leiquifrta, anzi eccellente Figu*ra del S. Gio. Battifta dì Titiano, che dando in atto di predica-re , fi confiderà w mezzo dvn merauigliofo Paefc, onde difTerofra di loro, che la rarità delle Pitture vedute in quel giorno eracofa incredibile per quelli à cui non veniua dato in forte di pò*ter iortire lo Hello di quello à loro era accaduto » S* intende ciò che propongono i due njirtuofì doppo di haut*confederate l Opere più meratéigliofe di Veneti* » C A P. XXXV. Liaitra mattina il Bofchini, conforme hauea*promeflb, fi portò à rirrouare i due Romani Fore-fticri, ma però con qualche fentimenro, eflendo-che per quel giorno, comei dille, e forfè per mol-ti apprefio non potcua clfere à feruirli à cagionetiì alcuni fuoi domeftici affari allimprouifo fopragiuntdi, e tan-to puì moftraua di ciò ramaricarfi, quanto che haueua propoftoin quel punto farli vedere !a tanto rinomata Scuola di S. Roc-£P> figlilo» e compendio de i generofi ardimenti del Tintorcttoj. Gli-. no LE FINEZZE di effortò nondimeno à girtene colà fenza tardare per poter faigiuditio fé pure quella potcua flarc a paragone delle altre mi-gliori Opere fue. Il Genio, e Girupeno ringhiandolo infinita-mente di quanto per fino allhora hauea fatto, e delhneommodoper loro prefo, gli differo che fi farebbero altre volte abboccatiaffieme, effendo che penfauano trattenerfi per qualche tempoancora in quella Città, non effendo il douere partirfene prima,che fé ne foffe fatta per Girupeno buona imbeuittura di quei sì«obilmodo ài colorire, e che per ciò commodamente penfaua-no, oltre lOpere principali, veder tutte laltre, ancor che dipregio non eguale all


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