. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . tutte le quattro parti del Mondo, cogli elogj dottiffimi a ciafcuiaadi e(Te. Si dipinge fenza abito , per eflere ufanza di que Popoli di andare_»ignudi. £ ben vero, che cuoprono le parti vergognofe con diverfi veli dibombace , o di altra cofa . La ghirlanda di varie penne è ornamento, cheglino fogliono ufare,anzi di più fogliono impennarli il corpo in certo tempo , fecondocchèviene riferito da fopraddetti Autori. L arco, e le frezze fono proprie armi, che adoperano continuamente»sì gli Uomini, come anche le Donne in affai Provincie . La tefta
. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . tutte le quattro parti del Mondo, cogli elogj dottiffimi a ciafcuiaadi e(Te. Si dipinge fenza abito , per eflere ufanza di que Popoli di andare_»ignudi. £ ben vero, che cuoprono le parti vergognofe con diverfi veli dibombace , o di altra cofa . La ghirlanda di varie penne è ornamento, cheglino fogliono ufare,anzi di più fogliono impennarli il corpo in certo tempo , fecondocchèviene riferito da fopraddetti Autori. L arco, e le frezze fono proprie armi, che adoperano continuamente»sì gli Uomini, come anche le Donne in affai Provincie . La tefta umana (otto il piede apertamente dimoftra di quefta barbaragente eflere la maggior parte ufata pafeerfì di carne umana ; perciocchégli Uomini da loro vinti in guerra gli mangiano , così gli fchiavi da lorocomprati , e per diverfe altre occasioni . La Lucerta , ovvero Liguro, fono animali, fra gli altri molto notabiliin que* Paefi, perciocché fono così grandi , e fieri , che divorano non_jfolo gli altri animali ; ma gli Uomini MONDO i58 ICONOLOGIA MONDO, Come uno de tre noftri nemici .Del P. Fra Vincenzio I{icci M* 0, UOmo ignudo -» ma coperto nelle partì pudende . Di dietro tienejuna palla . Avanti tiene una beiHa formidabile con tre capi , cheeammina per ftrada agevole , e bella , ma nel fine ritrova il periglio , aven-do un vafo di veleno in mano . Il Mondo è uno de nostri nemici capitali , che continuamente procac-cia guerra alle anime noltre , e quanto più è profperofo più offende ■•> equanto è più. in-borafca più giova, e meno nuoce difpreggiandofi da noi ,e quanto addiviene con travaglia Edunque quello Mondo A\z maniera delmare -, eh è così perìcolofo nei pattarlo-, e navigarlo, ma differente in^^squello , che più bonaccia, più fommerge, e quanto più quieta nelle pro-fperità , più uccide le genti ; è ancora come i luoghi paludofi , ove fo-no le nuvole, e i vapori , che perciò vi è ofeurità , e aria cattiva ; i_g-^ì in lui
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