Opere volgari . i fcrittori Tofcani ; le quali vocipoflòno efTere fanamente intefe, e in buon fenfo interpetrate. Maggior bifogno, a noftro credere, flato ci farebbe, che diqueft Opera fodero troncate, o almeno con qualche antidotocorrette certe dottrine Gottiche al duello fpettanti, ed apun-tigli donore, che alla Criltiana manfuetudine, e agli afsoluticomandi di GESÙ1 CRISTO dirittamente fi oppongo-no; daquali niuna nobiltà, niuna profeflìone, niun gradopuò difpenfare; e che in mezzo al campo della vera religioneil nemico dell uman genere ingannevolmente ha feminate ,come la zizzania tral buo


Opere volgari . i fcrittori Tofcani ; le quali vocipoflòno efTere fanamente intefe, e in buon fenfo interpetrate. Maggior bifogno, a noftro credere, flato ci farebbe, che diqueft Opera fodero troncate, o almeno con qualche antidotocorrette certe dottrine Gottiche al duello fpettanti, ed apun-tigli donore, che alla Criltiana manfuetudine, e agli afsoluticomandi di GESÙ1 CRISTO dirittamente fi oppongo-no; daquali niuna nobiltà, niuna profeflìone, niun gradopuò difpenfare; e che in mezzo al campo della vera religioneil nemico dell uman genere ingannevolmente ha feminate ,come la zizzania tral buon grano: ma che però non potran-no mai acquietare autorità né dallabufo invecchiato, né dallafazione dalcuni, o poco informati, o poco curanti degli obbli-ghi del Criltiano. Stimiamo nondimeno , che quefto no-ftro avvifo pofsa badare ad illuminare i men cauti, e ad ar-marli contra certe propofizioni, nelle quali fi può ofservare la>ruggine, per così dire, defecoli più barbari, e più ignoranti. AL. 7AL REVEREN DO ED ILLUSTRE SIGNORE DON MICHEL DE SILVA, VESCOVO DI VISEO. jUando il Signor Guid Ubaldo di Montefeltro , DucadUrbino, pafso di quefia vita , io infieme con al-cuni altri Cavalieri, che V aveano fervito, reftai alliférvixji del Duca Francefco Maria dalla povere , eredee fucceffbr di quello nello fiato ; e come nelV animomio era recente / odore delle virtù del Duca Guido,e la fatisfazjone che io- quegli anni aveva fintitidell amorevole compagnia di così eccellenti perfine , come allora fi ritro-varono nella Corte d Urbino, fui fiimulato da quella memoria a fcriverequefti libri del Cortegiano; il che io feci in pochi giorni, con intensione dicaftigar col tempo quegli errori che dal defiderio di pagar tofto quefio de-bito erano nati. Ma la fortuna già molt anni m ha fempre tenuto op-preffo in così continui travagli, che io non ho mai potuto pigliare fpa-<,;o di ridurgli a termine , che il mio debil giudicio ne refiaffe contento .Ritrovandomi adunque


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