. Storia dell'Italia antica. Olivo, Vesta, Opi. Sui nomi dellenavi vedi anche Gori, Inscript. antiq. in Etriiriae urbib., tom. Ili, pag. 72e segg., e Cardinali, iV/emorfe roìnane dantichità e belle arti, tom. 80-86, e Diplomi militari, pag. 7-15, 73-75, 282-285. Più recentemente F illustre archeologo G. B. De Rossi portò nuova lucein questo argomento pubblicando e illustrando alcune epigrafi di Centum-celle relative a più militi delle navi che ivi ebbero stazione nel PortoTraiano. Vedi Sepolcreto scoperto a Civitavecchia, in Bull. Istit. arch.,1865, pag. 42-46. Vedi anche Mommsen, Inscr


. Storia dell'Italia antica. Olivo, Vesta, Opi. Sui nomi dellenavi vedi anche Gori, Inscript. antiq. in Etriiriae urbib., tom. Ili, pag. 72e segg., e Cardinali, iV/emorfe roìnane dantichità e belle arti, tom. 80-86, e Diplomi militari, pag. 7-15, 73-75, 282-285. Più recentemente F illustre archeologo G. B. De Rossi portò nuova lucein questo argomento pubblicando e illustrando alcune epigrafi di Centum-celle relative a più militi delle navi che ivi ebbero stazione nel PortoTraiano. Vedi Sepolcreto scoperto a Civitavecchia, in Bull. Istit. arch.,1865, pag. 42-46. Vedi anche Mommsen, Inscr. Regni Neap., p. 145-154. e*) Probabilmente a causa del nome di Cupido sulla nave della ColonnaTraiana, di cui diamo il disegno, sta dipinto alla prora un corteggio diAmori a cavallo a Tritoni armati di remi: e anche la prora della biremeimperiale, di cui pure diamo il disegno, porta per emblema un Amorecavalcante un Ippocampo. Vedi Bartoli, Colonna Traiana, tav. 25 e 33,« Froehner, pag. li, pi. 59 e 71. 784 LiB. Gap. V.] IMPERATORI DISPOTICI. 785 Dei mezzi usati dagli imperatori a governare gli uomini,sparsi su tanta parte di mondo, toccammo in più voglionsene accennare gli effetti. In generale nel governo fu tenuto sulle prime il si-stema introdotto dal fondatore dellImpero, e alcuni sal-varono certe apparenze, ma i più cupidi di dominazionenon guardarono né a tradizioni, né a leggi, e si chiama-rono padroni: e Adriano recò quasi ogni cosa in potersuo così, che allora si disse, dove era limperatore iviessere Roma *. E le cose procederono in modo, che dovei primi imperatori « si studiavano di nascondere sottonomi civili questa lor padronanza, a quei dei tempi po-steriori non pareva di poterla ostentare e far sentir chebastasse. Quindi la casa del principe divenuta corte dire, quindi {jnù tardi) le gemme e il diadema sulle suevesti e sul capo, quindi la maestà del nome romano con-centrata nella sua sola persona, quindi uomini liberi di-venuti se


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