. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. Gaetano Odore | Memoria III.] gava notevolmente in basso e terminava nei tegumenti del collo e del petto. Molto pro- babilmente anche questo ramo contribuiva alla vascolarizzazione della porzione cervicale del timo. Che la derivazione delle arterie Umiche dalle tiroidee superiori sia una disposizione rara, risulta dal fatto che nessun caso ne ha descritto il Versari nelle sue estese ricerche anatomo-comparative sulle arterie tuniche. Il Livini intanto, nel suo studio morfologico delle arterie tiroidee, descrivendo
. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. Gaetano Odore | Memoria III.] gava notevolmente in basso e terminava nei tegumenti del collo e del petto. Molto pro- babilmente anche questo ramo contribuiva alla vascolarizzazione della porzione cervicale del timo. Che la derivazione delle arterie Umiche dalle tiroidee superiori sia una disposizione rara, risulta dal fatto che nessun caso ne ha descritto il Versari nelle sue estese ricerche anatomo-comparative sulle arterie tuniche. Il Livini intanto, nel suo studio morfologico delle arterie tiroidee, descrivendo il com- portamento dei rami più importanti della tiroidea superiore accenna in genere, a " casi nei quali uno di essi si prolunga oltre il margine inferiore del corpo tiroide sulla faccia antero-laterale della trachea, potendo raggiungere il manubrio dello sterno. â Premesse queste notizie sommarie sull' argomento, vengo a dire più particolarmente delle mie osservazioni. Esaminai le arterie timiche di 25 cadaveri di bambini, 16 temine e 9 maschi, tutti regolarmente conformati, il più sviluppato dei quali contava 20 mesi di età . Queste ricerche riconfermarono la frequenza con la quale le arterie timiche provengono dalle mammarie interne. In 20 soggetti, esse o da sole (12 casi) o col contributo di rami provenienti da altre sorgenti (8 casi) fornivano rami al timo. Quando provenivano rami a quest'organo da entrambe le arterie mammarie interne, quelli di destra prevalevano fre- quentemente per il calibro ed in qualche caso anche per il numero dei rami su quelli di sinistra. Subito dopo, per ordine di frequenza, devo registrare i casi nei quali al timo prove- niva sangue direttamente dal tronco arterioso brachio-cefalico. Fra i 25 soggetti presi in esame, esso in 4 da solo, in 2 col contributo della mammaria interna destra, provvedeva alla vascolarizzazione di tale organo. I 6 soggetti (5 $ ed l cT) che presentarono questo particolare contavano da 1 set- timana a 3
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