Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . inciare a {coprir la burla, lenza fa per quantoltre ella fuffe (tata perarrivare, dieder principio al contraffare a vicenda il miaolar del gatxo,accompagnando quello ftrepito con qualche rito : e tanto fecero durarequella trefca,che il Bugiardinì reftò chiarito delia burla . Allora il poveruomo, che per avventura gentiliffimo era di (


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . inciare a {coprir la burla, lenza fa per quantoltre ella fuffe (tata perarrivare, dieder principio al contraffare a vicenda il miaolar del gatxo,accompagnando quello ftrepito con qualche rito : e tanto fecero durarequella trefca,che il Bugiardinì reftò chiarito delia burla . Allora il poveruomo, che per avventura gentiliffimo era di (tomaco, reftò prefo da tan-ta naufea dell inghiottito paltò, che con infoffribile violenza dellinter-ne parti del petto, cominciò ad arcoreggiare: ed in breve rimafe cosi af-fannato e travagliato, eh egli ebbe per bene falire a cavallo, e tornarte-ne a Firenze, non fenza rammarico de compagni di tavola. Ma e nonebbe appena parlato il luogo delCrocifìfTo, nò era ancora alla villa di Mez-zomonte pervenuto, che rottolegli nel petto una vena, fece gran gettòdi (àngue • Non ottante tale accidente, egli continuò il fuo viaggio, giunlca cafa, e m capo a otto giorni a cagion della burla, egli fi trovò da deve-rò fra quelli dellaltro inondo» À5TOL-. ASTOLFO TETRÀZZl. 85 ASTOLFO PETRAZZI PITTOR SENESE Difìepolo del Cav. Francefco Vanni, nato ty 166$. i Alla fcuola del Cav. Francefco Vanni, oltre ad altri buonipittori, de* quali a Tuo luogo abbiamo parlato, ufcì AdolfoPetrazzi cittadino Senefe , il quale avendo dipoi ftudiatomolto apprefib il Cav. Ventura Salimbeni e Pietro Sorri,moltillìme opere fece nella fua patria. Fra quelle che vi fu-rono più lodate, fu quella del San Sebaftiano nella Chiefade*Tellìtori : quella del San Girolamo nella Cappella de Rocchi inS. Ago-ftino : nella Chiefa dello Spedale di MonAgnefa, la Natività e V Afcen-fione dei Signore. Sono due tavole in S. Giovambatifta in Pant aneto»detto di , con iftorie a frefco: in S. Anna: in


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