. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . {^^M^CAy_)[. Quefta è ben la vera figura , e grandezza della Teffera : ma non fò già chella fi defle algladiatóre. Né Horatio nel fbpradetto luogo ne fi mentione alcuna. Egli parla ben della-,rude,che è cola certa che fi daua al gIadiatorejperò,come ho detto, in fimil materia sonòdiuerfè le opinioni. Ma torniamo alla nofira pratica. M O N E T A. V anticamente in Roma vn tempio di Giunione Moneta \ che fu chiamata^così perche parue, che Giunonehaueffe parlato in quel luogo, ammonen- d


. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . {^^M^CAy_)[. Quefta è ben la vera figura , e grandezza della Teffera : ma non fò già chella fi defle algladiatóre. Né Horatio nel fbpradetto luogo ne fi mentione alcuna. Egli parla ben della-,rude,che è cola certa che fi daua al gIadiatorejperò,come ho detto, in fimil materia sonòdiuerfè le opinioni. Ma torniamo alla nofira pratica. M O N E T A. V anticamente in Roma vn tempio di Giunione Moneta \ che fu chiamata^così perche parue, che Giunonehaueffe parlato in quel luogo, ammonen- doi Libi ?« e 7, fol Jt& Ct 7i D I A L O G dp i Romani à fare vn certo faeriiìtip dvria Scrofa pregna per liberare del dan-no che vn terremoto minacciaua, come racconta Cicerone nel primo libro deJj mi nati or? e , benché altri adducili no altre ragioni di quello nome , comòLattando Firmiano . Dipoi palliato certo tempo fu fatta appretto al fudettotempio la cala della moneta. Et cosi fi chiamarono Monetali i Tre uiri,ò veroTriumuiri coloro y che haueuano cura di fot lauorare la moneta come dillilal


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