Patologia e terapia delle malattie delle donne ad uso dei medici pratici . il primo, e si comincia ex novo la sutura con un secondofilo. E raro che il catgut allolio di ginepro si rompa per le trazioni, mapiuttosto per un contatto anche lieve col bordo dellago, Xon per questoe perduta la parte di sutura già fatta. Si cerca il capo del filo, si tirasu di esso, e lo si annoda col nuovo filo, che si fa passare sotto la suturagià fatta. Se la superficie è ridotta tanto che i margini vengono a mu-tuo contatto, si può compiere la chiusura della ferita con punti di su-tura nodosa. Lauenstein ha fatto


Patologia e terapia delle malattie delle donne ad uso dei medici pratici . il primo, e si comincia ex novo la sutura con un secondofilo. E raro che il catgut allolio di ginepro si rompa per le trazioni, mapiuttosto per un contatto anche lieve col bordo dellago, Xon per questoe perduta la parte di sutura già fatta. Si cerca il capo del filo, si tirasu di esso, e lo si annoda col nuovo filo, che si fa passare sotto la suturagià fatta. Se la superficie è ridotta tanto che i margini vengono a mu-tuo contatto, si può compiere la chiusura della ferita con punti di su-tura nodosa. Lauenstein ha fatto la proposta (Centralblatt f. Gynàkologie 1886 (1) Centralbl. f. Gyn. 1879 N. 23. 128 III. — PATOLOGIA DELLA VAGINA E DELL UTERO. n. 4) di tenere i fili subito al disotto della superficie, in modo che lacontinuità dei margini della ferita non sia interrotta allesterno da al-cun filo, né da alcun tragitto dago. Il decorso della sutura nella colporrafia anteriore è rappresentatodalla fig. 75. È utile di non fare cruentazioni troppo estese, perchè si trovereb-. Fig. 75. — Colporrafia continua a strati, a. Estre-mo superiore del filo, b, Estremoinferiore. Fig. 76. — Prima parte della operazione di Mar-tin, con sutura continua a strati, a. lembi dissecati. bero difficoltà nella riduzione, e la parete anteriore verrebbe eccessiva-mente stirata. Usando la sutura nodosa si comincerà di regola mette alternativamente un punto profondo sotto tutta la ferita, eduno più superficiale; i fili si annodano subito, e si fa colla massima ra-pidità la chiusura della parte cruentata. Quanto più questa va diminuendo, tanto meno necessario diventa iltenderla colle pinze uncinate, che perciò vengono tolte cominciando dallelaterali. Se non si riesce a stringere un punto profondo in modo di por-tare i margini a mutuo contatto, e si vedono i tessuti tendersi in modocompromettente per la guarigione, si seguirà il consiglio di Hegar, pò- II. — DESCEXSU


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