. Storia dell'Italia antica. odusse il testo di più leggende virgiliane in e iuprosa, e si propose di <.< esporre tutta intiera la storia della nominanzadi cui godette Virgilio lungo i secoli del medio evo, segnarne le varieevoluzioni e peripezie, determinare la natura e le cause di queste, e irapporti che le collegano colla storia del pensiero europeo. » Vedi anche ]\Iax Cullinan, Virgile mcgicien, in lìecue Britanniijiie,novembre 1873, pag. 33-19. (*) Svetonio, Horat. cita, lo chiama liornuncìonera — Storia ilclVllalia antica — IV. 17 134 INDOLE CORTIGI


. Storia dell'Italia antica. odusse il testo di più leggende virgiliane in e iuprosa, e si propose di <.< esporre tutta intiera la storia della nominanzadi cui godette Virgilio lungo i secoli del medio evo, segnarne le varieevoluzioni e peripezie, determinare la natura e le cause di queste, e irapporti che le collegano colla storia del pensiero europeo. » Vedi anche ]\Iax Cullinan, Virgile mcgicien, in lìecue Britanniijiie,novembre 1873, pag. 33-19. (*) Svetonio, Horat. cita, lo chiama liornuncìonera — Storia ilclVllalia antica — IV. 17 134 INDOLE CORTIGIANA. PRIMI STUDI. LiB. VII. placabile; ha gusto molto squisito, e ad ogni occasionesa fare versi saporitissimi pel principe, pel ministro eper chi va con loro *. Insomma è luomo che si con-viene ai nuovi padroni, ai quali consacra tutto il suosplendido ingegno; e ora spontaneo, ora forzato dallanecessità delle cose serve fino allultimo ai disegni dellanuova nato agli 8 decembre del G89 a Venosa da padre. Orazio {Visconti^ Icon. Rora.^ tav. XIII, n. 2 e 3). liberto, il quale, sebbene vivesse non largamente di unmagro poderetto, e dellufficio di riscuotitore delle ren-dite del comune, non risparmiò cure e spese per farloeducare nobilmente, .non per vanità, ma per renderlo J Orazio, H, 1, 76, I, I, V, e 16, I, 7, S-^-S, I, 11, 32, I, 17, 35, I, 20, ;Od., I, 2P, 1, HI, 1, 3, ecc., ecc. Gap. I.] ORAZIO SOLDATO DI BRUTO. PRIMI VERSI SATIRICI. 135 dotto e onesto *, e dopo avergli da sé stesso insegnatoa vivere da galantuomo, lo messe a studio a Roma ead Atene 2. Il giovane era in Grf^cia sul fiore degli anni,quando vi passò Bruto per raccoglier gente contro itriumviri. Ed allora egli ardente di libertà, lasciati dabanda gli studi, seguì con entusiasmo le libere armidi Bruto, e fu tribuno di una legione a Filippi 3. Maquando vide che la vittoria arrideva ai nemici, egli uomopoco forte e non atto alla guerra («), gettato vitupero-samente lo scu


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