. Caccia grossa fra le erbe. Beetles. ciole: la sua nera corazza è ornata di squamette allungate color nocciola, poste una vicino all'altra e formanti una graziosa pelliccetta. Dal capo se- misferico, tra un occhietto e l'altro spunta il rostro sottilissimo e ricurvo al- l'ingiù sul quale sono inserite le due antenne, il cui primo articolo è assai lungo e gli ultimi tre sono ingrossati e formano una mazzetta rigonfia (Ta- vola XII). Mentre il sigaraio è esperto nell'arte di arrotolare le foglie dove depone le uova, il Balanino è un abilissimo trivellatore che alloggia la pro- pria prole n


. Caccia grossa fra le erbe. Beetles. ciole: la sua nera corazza è ornata di squamette allungate color nocciola, poste una vicino all'altra e formanti una graziosa pelliccetta. Dal capo se- misferico, tra un occhietto e l'altro spunta il rostro sottilissimo e ricurvo al- l'ingiù sul quale sono inserite le due antenne, il cui primo articolo è assai lungo e gli ultimi tre sono ingrossati e formano una mazzetta rigonfia (Ta- vola XII). Mentre il sigaraio è esperto nell'arte di arrotolare le foglie dove depone le uova, il Balanino è un abilissimo trivellatore che alloggia la pro- pria prole nelle grasse provviste protette dal durissimo cofanetto della noc- ciola mentre qualche suo parente, armato anch'esso di allungatissima trivel- lina, preferisce le ghiande e le castagne. Quando rompendo una nocciola o mangiando una castagna siamo improvvisamente disgustati da un acre amaro sapore possiamo esser certi d'aver sotto i denti i grassi e bianchi figlioletti dei Balanini che prima di noi si son messi a tavola direttamente dentro al boccone saporito. Che se ne fa il Balanino del suo muso spropositato che parrebbe do- vergli essere pili d'impaccio che d'utilità ? Da maggio a giugno non è difficile incontrarlo intento ai suoi lavori in vista di trovar alloggio e nutrimento ai suoi figli arrampicato sui frutti preferiti: dritta sulle zampe posteriori, i piedi ben premuti sulla superficie di una nocciola quasi matura, la buona mamma Balanino incurva verso il basso l'occhiuta testolina e porta sotto il rostro, normalmente dritto all'innanzi. Le due mandibole sporgenti, piccole ma dure, appuntite e taglienti, inco- minciano sul duro guscio del frutto ad incidere e a forare. La piccola sco- dellina cosi principiata e scavata viene sempre pili approfondita e lo strato legnoso finalmente è trapassato dal delicato strumento che è poco più spesso. Fig. 31 - La Calandra del grano. Al vero = IâI 89. Please note that these images are extracted from scanned pag


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