. Varii, e veri ritratti della morte : disegnati in immagini, ed espressi in essempij al peccatore duro di cuore . in raddoppiatocorame cucito,e ricucito, folle inuolto, nondimenoinceflantemente ne fcaturiua vn nero licore, che facea tramortire quelli, chel racco-glieuano per gittarlo nelle Cloache. Vedi dunque ( conchiude lautore di quefto rac-conto)© tu che leggi,à qual metamorfofi foggiace ilcorpo dvn Rè potentijfimo, il cui capo già vedeafiornato dingemmata corona, il cui manto era tem-peftato di pregiatiflìme gioie, le cui menfe erano ca-ricate di fceltiflìme viuande, li


. Varii, e veri ritratti della morte : disegnati in immagini, ed espressi in essempij al peccatore duro di cuore . in raddoppiatocorame cucito,e ricucito, folle inuolto, nondimenoinceflantemente ne fcaturiua vn nero licore, che facea tramortire quelli, chel racco-glieuano per gittarlo nelle Cloache. Vedi dunque ( conchiude lautore di quefto rac-conto)© tu che leggi,à qual metamorfofi foggiace ilcorpo dvn Rè potentijfimo, il cui capo già vedeafiornato dingemmata corona, il cui manto era tem-peftato di pregiatiflìme gioie, le cui menfe erano ca-ricate di fceltiflìme viuande, li cui fcrigni erano pie-ni dampliflìmi teforl, a i cui cenni fi ragunauano gì*eflerciti, à i cui commandi fi prefentauano le ,fotto i cui piedi pareuà\che tremale la terra.».Vedi dico, douefiaarriuato quel corpo già tantotemuto,tanto riuerito„t2nto onorato,tanto corteg-giato , e quindi impara à non temere in pregio colasì vile,e non far conto per nulla di ciò,che cofi giaceefterminato, & annihilato. Difce contemnerc quicquid ftc , quic-quìdfìcannihìlatur. »<. Di. ; a,Uonlf tt{[(^fr c.*±-■* DELLA MORTE. 45 IN ogni articolo della noftra vita,anzi in ogni mo-mento del noftro viuere noi diamo in perìcolo àimorire. O quanti fono glaccidenti della vita vma-na,e quanto vari), e tanto per lappunto fi efprime^in quello ritratto della Morte, che mirando la pol-uere cadente nellOriuoIo, pare> checca : Mortalidella voftra vita non vi è vn fol momento ficuro:Sia-ti anennati,ne vi promettiate in vna vita efimera gì*annidi meno ci penferete,io verròfollecitaà battere alle voftre porte > ftate pronti alpatire,che fé non vi trouo che»,vi auerò tolta quefta fugace viverra vnaltra mor-te di me più terribile, e vi rapirà vn,a vita eterna ,c->così rimarrete di corpo, e danima i e di prima, e difeconda morte euinti. Ma per dir il vero egPè tanta grande laborri


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