. Dell'imprese . coli parimente veggio elTere auue-nuto a Voi, dogni virtuofo defiderio infiammati, ACCESL A C-CADEMI CI:- Imperoche fatti accorti dellimmortal luce della voftra ardente PINA, ilataui per alcun teponafeofta, come ora chia-ra, e bella *Vi sappalefi ; rallegrandoui fommamerure da ogni parte nòpurfete nevoflri onorati Ili mi (ludi più, che per addietro pronti,eio-leciti diuenutij maintanto ancóra voltato hauete il penfiero verlo quelFrutto, e quella Fiamma y che non fenza alcuna debita riuerenzaivnoe laltro infieme tenete auanti gli occhi, il come vn fegno dalta virtùe di verace g
. Dell'imprese . coli parimente veggio elTere auue-nuto a Voi, dogni virtuofo defiderio infiammati, ACCESL A C-CADEMI CI:- Imperoche fatti accorti dellimmortal luce della voftra ardente PINA, ilataui per alcun teponafeofta, come ora chia-ra, e bella *Vi sappalefi ; rallegrandoui fommamerure da ogni parte nòpurfete nevoflri onorati Ili mi (ludi più, che per addietro pronti,eio-leciti diuenutij maintanto ancóra voltato hauete il penfiero verlo quelFrutto, e quella Fiamma y che non fenza alcuna debita riuerenzaivnoe laltro infieme tenete auanti gli occhi, il come vn fegno dalta virtùe di verace gloria ; né quella altrimenti riputare , chvn lume di notte{opra eleuata Rocca polio in riua al mare ; percioche vi fia /corta fralcvarie tempefte, e graui di quella mortalità, a conducerui con fi~curezza al vero porto della felicità » La onde,trouandomi io,quaIun-que io mi fia, no eifereflato mai, la voftra mercede, fuor di quella vo{tracotante onorata fchiera3comprendeua bene, per vna fi fatta ragio-ne». jia DELLI LODI ne, effermiViepiui difdiceuole il non dar qui giamai alcuno indiziodicali domita allegrezza ; ed il non rompere Vn giorno quello miolungo iìlenzio; che lvfar vna fbl volta parole appo voi, con tutta la micanza del ben parlare, e tutto il difetto del fàpere, chio certo in me eC-fér conofca. Quefta fimil letitia mi dalia io ad intendete di poter con-ueneuolmente lignificare; fé io come amo, ed ammiro le virtuoieope-razioni,chen quello Voftro fi lodeuol rinouamento dAccademia fateVedere al mondo tuttauoltà maggiori, e più chiare ; coli mi poneflì,conforme al poter mio, a raftomigliarle in alcuna parte ; ed in tal gui-fa apriftì deftere vno almeno di quelli del voftroj numero. Ma egli èben vero, che là oue io immaginaua douer di propio volere/e fenzaalcun graue rifchio,qual folle quello mio animo, o volontà difcopri-re ; ora dalla neceiììtà fofpinto dellubbidire al difcretiflimo noftroPrincipe Accefo,sforzato fono in qaalunque maniera oggi lim
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