Giacomo Zanella : nella vita e nelle opera (con incisioni) . lle poesie, Domenico o le memorie della[((ìiciidlezza. Quelle impressioni dellinfanzia e ilricordo degli spettacoli che la natura, parlandoal suo cuore con voci misteriose, spiegava di-nanzi asuoi occhi, rimasero vivi nellanima dilui, singolarmente disposta a comprendere e gu-stare le naturali bellezze ; tanto che circa mezzosecolo dopo — la poesia reca la data del 1871 —egli seppe manifestare in mirabili versi i senti-menti allora provati. Fu notato, che, «allelegia e allidillio pos-« sono ridursi le varie forme in che larte dello«


Giacomo Zanella : nella vita e nelle opera (con incisioni) . lle poesie, Domenico o le memorie della[((ìiciidlezza. Quelle impressioni dellinfanzia e ilricordo degli spettacoli che la natura, parlandoal suo cuore con voci misteriose, spiegava di-nanzi asuoi occhi, rimasero vivi nellanima dilui, singolarmente disposta a comprendere e gu-stare le naturali bellezze ; tanto che circa mezzosecolo dopo — la poesia reca la data del 1871 —egli seppe manifestare in mirabili versi i senti-menti allora provati. Fu notato, che, «allelegia e allidillio pos-« sono ridursi le varie forme in che larte dello« Zanella più facilmente riuscì » e che « spesso« elegia ed idillio gli si strinsero insieme nelle« strofe dellode o nella serie dei sonetti, come« un tempo nei distici di Tibullo, amorosa-« mente » (1). Lanima sua era particolarmenteidillica, e vivo e schietto era in essa il senti-mento della natura, spesso velato da una dolcemalinconia. Ciò non ostante nella prima edizione (1) Guido Mazzoni, Commemorazione di GiacomoZanella. Padova, Casa dove nacque Giacomo Zanella in Chiampo. — 9 — de suoi versi, poche sono le poesie che si mo-strino direttamente ispirate da questo sentimento;fra le quali bellissima Egoismo e Carità, che ilCarducci giudicò « degna dOrazio e de liricigreci e dell Antologia » (1). In quella vece, nellapiù parte, il poeta vede la natura attraverso lascienza e canta le evoluzioni della terra, leepoche preistoriche, le leggi dei corpi celesti, népar quasi saccorga di quella viva che lo cir-conda ; tanto che altri gli mosse il rimproverodi cantar la natura più come scienziato checome poeta ; rimprovero ingiusto, quando sipensi che anche dalla natura com è oggi spie-gata dalla scienza, si può trarre argomento divera ed alta poesia (2). Ma quel sentimento non (1) Volume. V delle Opere, a Ceneri e Faville», serieprima, 1859-1870. Bologna, Zanichelli, 1891, pag. 222. (2) Ancor più ingiusta è laccusa che fu fatta alloZanella di ad


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