. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . odi col Duca dFr-hmo y per li quali da lui fu poi ammazzato. Fermo-firare dunque l* animofiuo,fiecePimpre fa dcllAerone,che in tepo di pioggiavola tanfaltofopra le nuuole,che fichi fa Hac qualche non gli venga addofio, ér al-trimenti e vfito difiarfijguazzado nelle paludi pernatura^ amando lacqua da bafio \ ma non quella che Tè Z £ I M P RE SE glifotejfe nufcì giocondi


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . odi col Duca dFr-hmo y per li quali da lui fu poi ammazzato. Fermo-firare dunque l* animofiuo,fiecePimpre fa dcllAerone,che in tepo di pioggiavola tanfaltofopra le nuuole,che fichi fa Hac qualche non gli venga addofio, ér al-trimenti e vfito difiarfijguazzado nelle paludi pernatura^ amando lacqua da bafio \ ma non quella che Tè Z £ I M P RE SE glifotejfe nufcì giocondipmAdi vìftajferche oltra la vaghezza delleccello chia-ìnatcm Latino yArdea,verajìgurato il Sole [opra lenuuole y e Fuccello jiatta tra le mmole eìSole nella re-gio di 7nez Oydcue fi generano lepioggie e le gradinhda bajfo erano paludi con verdi giunchi é altre ver-zure,chenafconoinfmnlluoghiy ma Copra tutto eraornata a vn bellipmo motto col hreue, chegiraua in-torno al collo deWAeronCyKatvra dictanteF E R o R. Vinucnticne non fu tutta del S. Marc An-tonio,ma fu aiutato dagli ingeni eruditi^de quali eglificeua molto conto, óhonoratia : e fra quegli fm an-chorio vn tempo y e de Vicmmùnc a mente vndlira^cheglipnrvso^cofne quel D 7 lM. Glorio. 71 tjueljcheji dilettano, molto difimìli ingenio fé imfrejhe fé U mife alla guerra dt Verona , laqual citta ft*francamente difeja dalla virtù fua contro limfetuofaforza de due camp, Francefe:, e Vinittano. Figurodunque vna vefte in mezolfuoco,laqualc no ardeuacome quelyche voletla^ckella sintendeffe fatta di quellino dIndia chiamato da Plinio Ashefino, la naturadel quale è nettarfi dalle macchie ^e no confumarf nelfuoco 5 (^ haueua qucflo motto jsemper per-vi c a y^.^luafi che voleffe dir e,ci/e gli farebbe fatocofiantifimo centra ogni forza di guerra de nimici.


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