Milano . a » e dalla città eterna, a quanto sembra, non ritornò più ; ma il suo nome, secrediamo al Bertolotti, non si trova ricordato nelle partite della contabilità papaleprima del 1513. Al Caradosso vengon attribuiti il gruppo della Deposizione di Cristo, eseguitoin terra cotta colorata e dorata in S. Satiro, nella cappella della Piice, e il fregiodi putti e busti a rilievo entro i tondi allingiro del battistero, o sagrestia che dirsi voglia, nella stessa chiesa. Ma la duplice attribuzione non è confortata da ra-gioni stilistiche e da sussidio di documenti: le une e gli altri anzi sembran e


Milano . a » e dalla città eterna, a quanto sembra, non ritornò più ; ma il suo nome, secrediamo al Bertolotti, non si trova ricordato nelle partite della contabilità papaleprima del 1513. Al Caradosso vengon attribuiti il gruppo della Deposizione di Cristo, eseguitoin terra cotta colorata e dorata in S. Satiro, nella cappella della Piice, e il fregiodi putti e busti a rilievo entro i tondi allingiro del battistero, o sagrestia che dirsi voglia, nella stessa chiesa. Ma la duplice attribuzione non è confortata da ra-gioni stilistiche e da sussidio di documenti: le une e gli altri anzi sembran escludernel modo più assoluto almeno una di quelle opere — la più notevole — dal noverodei lavori del Caradosso. La costruzione del battistero, pel quale il Caradossoavrebbe eseguite le decorazioni che vi si innestano così mirabilmente da palesarelintenzione evidente nellarchitetto di dar quasi campo maggiore alle sculture de- B. BRIOSCO : TESTA DANGIOLO(COLLEZIONE TKIVULZIO). M I I. A N O 135. corative che alle iinee del piccolo edificio, sembra do-versi riportare al decennio 1480-1490, secondo le in-dagini di Luca Beltrami : cioè precisamente al periodoin cui il Caradosso, a quanto sembra, si trovava ancorlontano da Milano, o almeno prima del 16 aprile ilcarteggio ducale non fa il suo nome, ciò che fino aprove più sicure non vuol dire, ne convengo, che lartistanon potesse anche trovarsi già a Milano, Certo è che idocumenti abbastanza abbondanti del tempo relativi alleopere darte in S. Satiro, se ricordan lintervento di Bra-mante quale architetto, di Boltraffio quale pittore e diGio. Antonio da Oggiono, Mariotto, Cristoforo da Biragoquali lapicidi, non fan mai cenno di Caradosso Poppa. Nel battistero di S. Satiro il fregio attribuito finqui al Caradosso presenta certamente qualche rapporto cosuoi lavori doreficeria — cassettine, medaglie, placchette,e secondo il Venturi, pel confronto con uno stipo delMuseo di Firenze, anche le portelle in bronzo di SanPietr


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