Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . fico ..... fatte con tanta diligenza, & vnio-ne, e laimente accommodati, i lumi, le carni,le tinte, lombre , e laltre cofe,che non fi può veder meglio , ne più beli opera di fimil materia . E di vero, ègran peccato,che quella arte eccellentillima del fare di mulaico, per la fua bel-lezza, & eternità, non fia più in vfo di quello che è, e che per opera dePrincipi,che pófson farlo, non ci fi attenda. Oltre a i detti, ha lauorato di mufaico in S-tiiMarco a concorrenza de Zuccheri Bartolomeo Bozzato, il quale fi è portatoanchegli nel
Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . fico ..... fatte con tanta diligenza, & vnio-ne, e laimente accommodati, i lumi, le carni,le tinte, lombre , e laltre cofe,che non fi può veder meglio , ne più beli opera di fimil materia . E di vero, ègran peccato,che quella arte eccellentillima del fare di mulaico, per la fua bel-lezza, & eternità, non fia più in vfo di quello che è, e che per opera dePrincipi,che pófson farlo, non ci fi attenda. Oltre a i detti, ha lauorato di mufaico in S-tiiMarco a concorrenza de Zuccheri Bartolomeo Bozzato, il quale fi è portatoanchegli nelle fue opere in modo da douerne efsere fempre lodato, Ma quel- Zuccheri, slo, che in ciò fare è ftato a tutti di grandiflìmo aiuto, è fiata la prefenza , e gli Bo:{^ian con-^auuertimenti di Tiziano. Del quale,oltre i detti,e molti altri,è flato difcepolo, correnti net-e ihà aiutato in molte opere vn Girolamo(non so il cognome)f e nò di Tiziano. /* ^^/^^^Il Fine della vita di TiT^ano da Cador Vittore*yol. 1. ----- Q lA- ii4 TE R Z A PARTE. ^«^BL^ fOS^ DESCRITTTONE DELLOPERE DI lACOMOSANSOVINO SCVLTORE FIORENTINO. Entre>che Andrea Contucci Scultore cJal monte Sanfouinòhauendo giàacquiflato in Italia > & in Ifpagna nome » do*pò ilBuonarotj > del più eccellente Scultore »& Arcfaitec-to> che folte nellarte> fi ftaua in Firenze, periarc le due^^figure à\ marmo» che doueuano porfi^fopra la-portaichc^^volta alla Mifericordia del Tempio ài S. Giouanni ; gli fìàI dato a imparare l*arte della Scultura, vn giouanecto fi-gliuolo ài Antonio di lacomo Tatti, il quae haueiKL-»ìm^»rh fott» a natura dotato di grande ingegno , e di molta gratia nelle cofe, ch^.jdóontHtci, faceua di rilieuo» perche conofciuto Andrea quanto nella Scultura doueffeilgiouane venicc ccccUence > non n)ancò con ogni accuratezza inlegnarli tutte quel»
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