Vite de' pittori e scultori ferraresi . GIOVANNI BONATI — 231 — GIOVANNI DONATI DETTO GIOVANNINO DEL PIO PITTORE IVlolti furono i meriti da questo pittore acquistatiper via di assidua applicazione al disegno, tantoche visse tutti gli anni suoi in molta auge di cre-dito presso de professori di quel tempo : ma nonpochi furono quelli che si guadagnò per F onora-tezza e bontà de suoi, si può dire, religiosi co-stumi? dequali tutta Roma andava ammirata, sic-come daremo a vedere descrivendo i suoi fatti. Di due figli che ottenne Benedetto Bonati cittadinoferrarese da Elisabetta Pellicioni sua moglie


Vite de' pittori e scultori ferraresi . GIOVANNI BONATI — 231 — GIOVANNI DONATI DETTO GIOVANNINO DEL PIO PITTORE IVlolti furono i meriti da questo pittore acquistatiper via di assidua applicazione al disegno, tantoche visse tutti gli anni suoi in molta auge di cre-dito presso de professori di quel tempo : ma nonpochi furono quelli che si guadagnò per F onora-tezza e bontà de suoi, si può dire, religiosi co-stumi? dequali tutta Roma andava ammirata, sic-come daremo a vedere descrivendo i suoi fatti. Di due figli che ottenne Benedetto Bonati cittadinoferrarese da Elisabetta Pellicioni sua moglie, unofu Giovanni, del quale ora scriviamo, e fu il mi-nore di essi, il quale nacque a questa vita mortalecirca lanno 1635. Non molto però stette egli sottola cura paterna, imperocché mortogli il padre neprimi anni gli convenne prendere educazione dallamadre 3 donna piissima, alla quale molto premeala buona educazione de figliuoli. Pensò ella, nonsapendo linclinazione di Giovanni, dincamminarlonello studio delle lettere, e per


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