. Le imagini de i dei de gli antichi : nelle qvali si contengono gl' idoli, i riti, le cerimonie, & altre cose appartenenti alla religione de gli antichi . crzauano intorno,& fignificauano,chele acque di quel fiu-me al maggior crefcere,chc facelTèro,arriuauano fino allaltez-Vertnn- zacu fedici cubiti. Leggefi anchora, che la ftatoa di Vertunno80, porta nel fòro Romano rapprefentaua il Tebro, che prima paf lana quindi, ma fu poi riuoltata in altra parte, de era adornatadi fiori,& di frutti per moftrare,come dilfi pur dianzi, la ferti-lità de i campi à lui uicini. Benché fu Vertunno anchora cre-


. Le imagini de i dei de gli antichi : nelle qvali si contengono gl' idoli, i riti, le cerimonie, & altre cose appartenenti alla religione de gli antichi . crzauano intorno,& fignificauano,chele acque di quel fiu-me al maggior crefcere,chc facelTèro,arriuauano fino allaltez-Vertnn- zacu fedici cubiti. Leggefi anchora, che la ftatoa di Vertunno80, porta nel fòro Romano rapprefentaua il Tebro, che prima paf lana quindi, ma fu poi riuoltata in altra parte, de era adornatadi fiori,& di frutti per moftrare,come dilfi pur dianzi, la ferti-lità de i campi à lui uicini. Benché fu Vertunno anchora cre-duto un Dioiche foiTe fopra à gli humani penfieri,*&: che fi mataflè in diuerfeforme, perche rpeilò mutano gli huomini pen-derò . Et alcuni lo diilèro il Dio dellanno,il quale fecondo leftagioni piglia diuerfe faccie,et à gli huomini porge occafioncdi fare quando una,& quando altra cofa,come dice Propertio,il quale rende la ragione del nome fuo, & infieme lo deferirecosì bene, che non dando à me lanimo di dirne più, ne me-glio, porrò folo quello che ei ne dice,tirando al uolgare alcunituoi nera in quefto modo. VER-. ut y IMAGINI DE I DEI VERTVNNO. */t che ti marauìgli di vedere Tante forme in vn corpo i femafcoltìChe fìa Vertunno tu potrai fapere .Qua venni di Tofcana, oue da moltiyìfitato non fon, né midier maiTempi, con archi, ò con foperbi punto non curo, perche affaiHi batta di veder il Bgman Foro ,Et vnqua daltri honor non mi curai ».Taffauan di qua vìa col corfo loroLacque del Tebro già, come fi dice,.Che in altra parte poivoltate chel bel Tebro con lieto,,e feliceSuccefio al popolfuo volfe dar loco,E ciò fu del mio nome la che da lanno, qual a poco a pocoSivàvolgendo, fui vertunno detto,,E confecrato anchora in quefto per me fatto lhumil tettoRiponga il contadino la ricolta,.Che pofcia gode » e per cotal rìffetfoVedi, che circondato fon dì moltayua,che porporeggia,e lamia tefìa& tutta di mature ff


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