. Dialogo dell'imprese militari et amorose . 2 \ IJEIMPRBSE no,ve ne prouederete dvrialtra>che più vi fi co/ac-cia, do m. H or sii dunque hauendo voi fatte Unteimprefead altri,non mi volete effer cortefe cfvnadelle voslre viuifime ejr argute ? Perche in verità ,ne anchio mi fo disfaccio molto della mia del pefco.£io. Si v erame te voglio ,e non già per pagare con sìfoca co fa U gran fatica, che durate nel tradurre lemiehishne. E farà forfè quefla più conueniente aUlhonorato propofito voftro , perche nel?adoperamivoi tanto con tingegno nelle buonelettere, voi viraffomigherete al Vomero


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . 2 \ IJEIMPRBSE no,ve ne prouederete dvrialtra>che più vi fi co/ac-cia, do m. H or sii dunque hauendo voi fatte Unteimprefead altri,non mi volete effer cortefe cfvnadelle voslre viuifime ejr argute ? Perche in verità ,ne anchio mi fo disfaccio molto della mia del pefco.£io. Si v erame te voglio ,e non già per pagare con sìfoca co fa U gran fatica, che durate nel tradurre lemiehishne. E farà forfè quefla più conueniente aUlhonorato propofito voftro , perche nel?adoperamivoi tanto con tingegno nelle buonelettere, voi viraffomigherete al Vomero deW aratro y il quale per lolungo vfo dmenta luHro e forbito ,come fé fuffe d? ar-gento ; e pero farete vn vomero con vn motto , chedice : longo splendescit in vsv,pou: Veramente chio mi affatico volentieri, efon tuttauia per efercitarmifn chio viuo, con ij]?e*ran^a cfacquijlar qualcheJplendor difama\ejr in queflo almeno imiterò che colcotinuo Jludio sè fatta immortarkdaqualcofa nonfuccèdeferi? a molti t Porta DJ KM. GIOVIO. 163. Peno ancora ilCaualter Castellino di Beccaria, ilquale e il vervlionore della generofa bcfiitaita ejreleganza di tuttala Valtelma/vnaimf refi più com-moda al fuo prcpofito honeJ}ipmo,ct?efcielta di va-ga figuratone, amando ejfo vna [ignora verginecon difegno di pigliarla per moglie >pofe in vnamegdaglia doro ,ejrinvn carneo la tejfa del ReDauid,col detto delfiofilmo ,sagittae tvaeinfixae svnt mihi. E pel rouefcio lar-dente monte dEtna, perjìgnificare ardor naturale elegittimo di puro amore, col motto attorno in tergo,che dkeua\ cosi arvffa il vello dimonello. E quejlafuinnentione del bellinge-gno di Raimondi, L 2 ìU LE IMPRESE


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