. Annali del Museo civico di storia naturale Giacomo Doria. Natural history. GIACOMO DORIA 9. zionandosi specialmente nelle preparazioni osteologiclie. Egli era diventato anche un abilissimo raccoglitore di insetti e con ammi- rabile pazienza e costanza ne arricchì il Museo di molti e di nuovi, e ricordo fra le altre cose che egli, passando intere giornate nelle grotte di Spezia, riuscì a trovare un Pselafide cieco del genere Machoerìtes, nuovo e di grande interesse per la fauna ligure. E quindi un dovere espri- mergli un tributo di gratitudine, perchè il suo nome è legato ai primordi del nost
. Annali del Museo civico di storia naturale Giacomo Doria. Natural history. GIACOMO DORIA 9. zionandosi specialmente nelle preparazioni osteologiclie. Egli era diventato anche un abilissimo raccoglitore di insetti e con ammi- rabile pazienza e costanza ne arricchì il Museo di molti e di nuovi, e ricordo fra le altre cose che egli, passando intere giornate nelle grotte di Spezia, riuscì a trovare un Pselafide cieco del genere Machoerìtes, nuovo e di grande interesse per la fauna ligure. E quindi un dovere espri- mergli un tributo di gratitudine, perchè il suo nome è legato ai primordi del nostro Museo, ove fu impiegato in qualità di pre- paratore e cui rese buoni servizi. Preso poi dalla nostalgia egli volle, dopo tanto tempo, rivedere il suo paese nativo, ma di là si ricordò del Museo della Villetta, inviando saluti e qualche colle- zione. Quando Elio Modigliani si preparava al suo secondo viaggio a Sumatra pensò che Abdul Kerim avrebbe potuto essergli di grande giovamento per fare le pelli di uccelli e mammiferi e per raccogliere insetti e riesci a farlo venire con sé dalla Persia. Di questa sua scelta egli fu molto contento e ne fu pure contenta la Direzione dei Museo, cui il Modigliani generosamente donava T ingente materiale zoologico raccolto. Ora, tornando all'eroica traversata del Sud della Persia, dirò che la partenza di Giacomo Doria avvenne da Teheran il 1° set- tembre del 1862. Fatte alcune soste nei luoghi più importanti, come Hamadan e Isfahan, Egli proseguiva per Jezd e Kerman, attraversando l'infuocato altipiano iranico e raggiungeva il Golfo Persico a Bender-Abbas, seguendo una strada che prima di lui non era mai stata calcata da alcun europeo. Da Bender-Abbas, fatta un'escursione all'isola d'Ormus, ove raccoglieva molluschi, riprendeva la via del ritorno, questa volta trattenendosi alquanto a Sciraz, che fu campo fecondo per la zoologia, e rimpatriava in- fine per la via di Erzerum e Trebisonda. Abdul Kerim. Please note that these imag
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