. Della piu che novissima iconologia . 6 t)ella nouiffima Iconologia che con fiori dia fperanza dellabbondanza deglaltri frutti .-così i giouani danno fàggio diche perfettione debba eflèrcla vitajoro ne__>glanni maturi. La corona deHoro,mollra,cheigradi delle-tà dellhuamo, quello della giouentù è il più e-legibile3& più perfetto in fé fìeflò. Il vefhmento ricco, dimofìra,cheloftenta-tione de beni è propria di quella età, &gli an-tichi figur a-uario la Giouentù con limagine di3acco,& dApollo, che fi prendeuano per lau*manoj auuertendo, che Ihuomo in giouentù,& per vigor di corpo3 & per forza
. Della piu che novissima iconologia . 6 t)ella nouiffima Iconologia che con fiori dia fperanza dellabbondanza deglaltri frutti .-così i giouani danno fàggio diche perfettione debba eflèrcla vitajoro ne__>glanni maturi. La corona deHoro,mollra,cheigradi delle-tà dellhuamo, quello della giouentù è il più e-legibile3& più perfetto in fé fìeflò. Il vefhmento ricco, dimofìra,cheloftenta-tione de beni è propria di quella età, &gli an-tichi figur a-uario la Giouentù con limagine di3acco,& dApollo, che fi prendeuano per lau*manoj auuertendo, che Ihuomo in giouentù,& per vigor di corpo3 & per forza dingegno èpotemej& Jodeuole. Giouentù. DOnna di bella età inghirlandata di fiori,& nella delira mano tenga vha coppa d-oro , perche da Poeti è detta fior de glanni, &è precioiàjcome la coppa delloro,& cosi fu di-pinta. Hebe Dea della Giouentù. Anzi più cheloro Tibullo eleg. 8. Carioreftauroiuumis. GIOIA DAMORE, Vedi Contento Amorofo. G I V B I L O. Vedi Allegrezza. V D I HV O M O ignudo attempato à federe fo-pra lIridcjòuero arco cclefle, tenendo inmano la fquadra, , il compaffo, & lar-chipendolo .Non efjendo altro il Giuditio, che vira co- rninone fatta per difeorfo della debita mifura*sì nellanioni, come in qualunque altra opera sche nafee dallintelletto, *frfTendofì tali irtro-menti ritronati da ali Arte fici, per hanere ótiria nellopere di Geometria, mi ri rrjnente ad un- Paite Seconda. adunque perdutili lì dimoftra il difcorfo, Soancora Ie!emone,che deuc fare Io ingegno delrhuomo,per conofcere, & giudicare ogni fortedi cofe, perciòche non dirutamentegiudica»»coluijchejiel medelìrnomodo vuolmifurarc_j»tutte lattioni. Per dichiaratione cldI,Iride,diremo,Ohe cia-fcuno,chefaleà gradi dellattioni aumane, fia-no di qua] forte fi Vogliano; biibgna yche da_*snolte eiperienzeapprcnda ilgiuditio,il qualequindi «fulci, come lIride riiulta deliapparenza di molti diuerlìcolori auuicinati infietneinvirtù de raggi Solari. Gi
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