. Rime de gli Academici occvlti : con le loro imprese et discorsi . gt;Fra le Viole,il Fioralifo^e! Giglio: Coli tratta del duolo interno fora, Afciuga B R E s e IA il lachrimofo ciglio,Et ride, quando il Tuo ipm amato Figlio,Quafi P H E B o à lei vien dopo lA v r o r a, Q^uefti è il Tuo caro Alfonso, Alfonso, à cuiOgni Pianeta più benigno fa fenno,& valor fplendere in lui. Chi tal dolcezza in cara Madre vide ?Qual altra Gratia heroica in nel buon C a p r i o l non fia, sasfidc ì Tanto dì valor faggio hauete di bontà, più. che iì può, infinita,Chè fedel Vita à no


. Rime de gli Academici occvlti : con le loro imprese et discorsi . gt;Fra le Viole,il Fioralifo^e! Giglio: Coli tratta del duolo interno fora, Afciuga B R E s e IA il lachrimofo ciglio,Et ride, quando il Tuo ipm amato Figlio,Quafi P H E B o à lei vien dopo lA v r o r a, Q^uefti è il Tuo caro Alfonso, Alfonso, à cuiOgni Pianeta più benigno fa fenno,& valor fplendere in lui. Chi tal dolcezza in cara Madre vide ?Qual altra Gratia heroica in nel buon C a p r i o l non fia, sasfidc ì Tanto dì valor faggio hauete di bontà, più. che iì può, infinita,Chè fedel Vita à noi,la voftra Vita,E Stato dogni honor lo Stato voftro. Di voi rofcuro mio sadorna Inchioflro,Et riede al dritto calle la fmarritaAnima mia; che chi fé fteffo inultaFa effempio à fé,perche fia elfempio noftro. SeRuendio voi: lo Stil natio riuolfiA lodar la bianca A q^v i l a : ma leiCantai quanto potei;non quanto volfi. D atc voi, C E s A R, quello à Verfi mieiSplendor,chio già di non poter mi dolCi;Se vi fian grati lempre HuominÌ3& Dd. 77.


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