Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . maquesto primo colpo andò fallito, e quel famigliare si diedea fuggire. Entrarono per quella porta il Pomalo ed ilForlano, e con altra archibugiata colpirono don Alfonsoin una spalla, il quale sera attortigliata una veste fode-rata di pelliccia, cadde in terra tramortito. In allorascagliatigli furiosamente addosso quemalandrini, glin-fersero pugnalate per ogni parte del corpo, ed indi cosìmaltrattato strascinandolo per i piedi, lo gettarono giùdal ponte nella peschiera, ove sostenuto dalla pellicciaslava quasi galleggiante sul


Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . maquesto primo colpo andò fallito, e quel famigliare si diedea fuggire. Entrarono per quella porta il Pomalo ed ilForlano, e con altra archibugiata colpirono don Alfonsoin una spalla, il quale sera attortigliata una veste fode-rata di pelliccia, cadde in terra tramortito. In allorascagliatigli furiosamente addosso quemalandrini, glin-fersero pugnalate per ogni parte del corpo, ed indi cosìmaltrattato strascinandolo per i piedi, lo gettarono giùdal ponte nella peschiera, ove sostenuto dalla pellicciaslava quasi galleggiante sullacqua. Non ancor sazi ditanta carnifìcina quespietati leoni, vollero ancora infierirecontro lassassinato principe, e Giovanni Battista Alber-tinelli gli scaricò una archibugiata nel ventre, ed AlessioBonetti gli scagliò contro una grossa pietra che Io colpìnella testa. Dopo questo, vedendo che non era ancoraspirato, Andrea Franzoni volle riservare a sé la gloriadi terminare sì scellerata impresa, e dato di piglio ad. % ®ys- -S^A :>C^A? ;<m^%3 — ?— *MWÀmì &, una scala, scese con quella nella peschiera, e munito dun grosso coltello gli staccò quasi intieramente la testa dalbusto. Fatto tale scempio del padrone, rivolsero le loromire contro due suoi staffieri, che volevano essi compresi da alto timore si rifugiarono in cantina,dove non furono scoperti per quanto venissero malfattori non arrischiandosi di più temporeggiare inquel luogo, provvedendo alla propria sicurezza fuggironosbandandosi, e Ferrante Pomalo andò difilato a rappor-tare I accaduto a don Rodolfo, ed egli senza frapporretempo in mezzo, si incamminava alla volta di Castelgof-fredo collintento di pigliare il possesso del feudo. Erageneralmente invalsa la credenza, che lordinamento dellamorte di Alfonso procedesse da Rodolfo, per aggravarela qual suspicione non mancavano forti argomenti. Lapalese odiosità che nutrivano in seno i due principi, las-sassinio eseguito da


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