. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. rfè ragguardeuole »e memorabil 1 rofeo di quelle grucce, che al cainminar prima la fofteneuano mentre era inferma ,a gloria della Santa Liberatrice dedicandole: {tn-za le quali poi camminando fi lafciò vedere aquegli di Montecatino, non più florpiata mo-tìrandofi. Raccomanda tofi alla ^VN ZI ATA FrancefcQJB^à nel gran perìcolo del cauargliji la Tte-tra , ottien grazia di fan ,XLVJIL ^^^X/^W~ ^^ veggiamo perproua,che la ma-^{^^ii^^^^ rauigliofa luce del Sole,non egualvi.^\ ...s nolente con medefimo ipazio ditempOjv


. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. rfè ragguardeuole »e memorabil 1 rofeo di quelle grucce, che al cainminar prima la fofteneuano mentre era inferma ,a gloria della Santa Liberatrice dedicandole: {tn-za le quali poi camminando fi lafciò vedere aquegli di Montecatino, non più florpiata mo-tìrandofi. Raccomanda tofi alla ^VN ZI ATA FrancefcQJB^à nel gran perìcolo del cauargliji la Tte-tra , ottien grazia di fan ,XLVJIL ^^^X/^W~ ^^ veggiamo perproua,che la ma-^{^^ii^^^^ rauigliofa luce del Sole,non egualvi.^\ ...s nolente con medefimo ipazio ditempOjviuifica e feconda quaggiùin terra le piante : ma a qual piùprefto, & a qua! più tardi infondefuo vigore,c porge i foliti riitori. Con quefto rag-guaglio , par a me, che piaccia alla Signora de gliAngioli, ad alcuni fuoi Diuoti prima, & ad alcunipoi, a quale incontanente, a quale con breuità digiorni,&: a qual altro in lunghezza di tempo,con-ceder di Tue miracolofe grazie e dolciffimi fauo-ri. Queflo ho io ofleruato nel cafo di Francefco T 2. Beci. %^S Miracoli, e Gral^e Beci Pizzicagnolo in Firenze, la cui vita ancora022Ì é durante. E^M vedendo come forte veni- t>t> uà della perlbna difaglato, e molto per li doloridella Pietra, aggrauato j ne gli anni correnti dalprincipio del nato Saluadore 1^9 2. il primogiorno di Maggio, per liberarfi da quel male, lela cauò con pericolo e.^aale al dolore, che fu in-cenfillìmo ; e Tvno, e Taltro quafi infopportabile,^eftremj: eif^nio quella Pietra ( fi come da lui,che ancora la lèroa mi fu fatto vedere ) di gran-dezza dvna comunal cipolla. Né prima che paf-•fatol termine di r ;? o. giorni ottenne egli graziadifolleuarfi. Nella Tua infermità, che tre fiate èfiata la fteffa, lafciando curari! non fenzaetfufìo-ne di grandiilima copia di fangue ( chequefta lo-ia potea condurlo a morte j mentre dal A4 ediconon lì rifpiarmaaa con artifìciofi ferri, e con vn-^guenti il tagliare, eI mitigare j tempre cosi dallagrandill


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