Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . erti affanni divenuto assai tristo, passò da questa al-laltra vita. La guerra diveniva inevitabile in forza delsuo testamento, poiché essendo divenuti controversi idiritti della successione, le potenze non rimettevano alvolere degli spagnuoli il darsi quel re che meglio cre-devano. Entrava poi anche la gelosia, non solo in quelliposposti da Carlo, ma ancora negli altri principi, pen-sando che lunione della Spagna alla Francia doveva ap-portare non leggiera lesione alla comune libertà. DiFrancia poi specialmente temevano per es


Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . erti affanni divenuto assai tristo, passò da questa al-laltra vita. La guerra diveniva inevitabile in forza delsuo testamento, poiché essendo divenuti controversi idiritti della successione, le potenze non rimettevano alvolere degli spagnuoli il darsi quel re che meglio cre-devano. Entrava poi anche la gelosia, non solo in quelliposposti da Carlo, ma ancora negli altri principi, pen-sando che lunione della Spagna alla Francia doveva ap-portare non leggiera lesione alla comune libertà. DiFrancia poi specialmente temevano per essere essa assaiformidabile e minacciante di ampliare nel mondo, la suaincresciosa dominazione. La guerra pertanto era in pro-cinto di rompersi in Italia tra lAustria e la Francia. Gliaustriaci in numero di trentamila uomini, ventimila fantie dieci mila cavalli, eransi congregali a Roveredo. Il go-verno dellarmi era affidato al principe Eugenio di Sa-voja, che tanto erasi segnalato combattendo nelle guerredUngheria. I soldati erano quasi tutti veterani, in modo. r~j- m £f>°s -o(£ 119 ^)o che il capitano ed i soldati potevano far presagire lavittoria in Ior favore. L esercito di Francia ascendevaquasi allegual numero di soldati che laustriaco, e vi siattendevano gli ausiliarj dei duca di Savoja. Il marescialloCatinat aveva il supremo loro comando. I francesi congli spagnuoli andarono a pigliare alloggio sul milanese,indi sinoltrarono a Cremona, poi occuparono oltre Man-tova i più ragguardevoli luoghi del mantovano, del mo-danese e del parmigiano. Il generale conte Tessè diri-geva le loro mosse, dietro i comandi che gli venivano dalgovernatore di Milano principe Carlo di Vandemont. Inseguito calò dal monte della Pergola lesercito alemannoriuscendo a Schio e Malo sopra Vicenza, ed indi com-parve nei piani del veronese. Già fino da quando la guerra sembrava inevitabile,era caduto in pensiero al pontefice di interpellare Ve-nezia se avesse condisceso ad entrare con esso


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