. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. Importanza delle fibre della glia per spiegare il meccanismo, ece. 3 non ci spiega perchè d' un ugual grado di contrazione sia suscettibile anche la catena gan- glionare. Effettivamente essa si contrae, perchè segue tutti i movimenti di contrazione dell' animale e le corrispondenti modificazioni in lunghezza e basta, per provarlo, sparare un Lombrico, distenderlo e metterne a nudo la catena ganglionare. Questa si distenderà agevolmente senza rompersi affatto. Un' altra esperienza ugualmente se non maggiormente di


. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. Importanza delle fibre della glia per spiegare il meccanismo, ece. 3 non ci spiega perchè d' un ugual grado di contrazione sia suscettibile anche la catena gan- glionare. Effettivamente essa si contrae, perchè segue tutti i movimenti di contrazione dell' animale e le corrispondenti modificazioni in lunghezza e basta, per provarlo, sparare un Lombrico, distenderlo e metterne a nudo la catena ganglionare. Questa si distenderà agevolmente senza rompersi affatto. Un' altra esperienza ugualmente se non maggiormente dimostrativa e sulla cui pollata non s'è ancora, ch'io sappia, abbastanza insistito, è la seguente: se noi stacchiamo un tratto di catena ganglionare previamente liberata dai setti mesenteriali e lo tagliamo da un capo, preferibilmente dal lato posteriore, il tratto cosi rimasto libero si contrae rapidamente a spira verso la parte anteriore, e lo stesso fenomeno si verifica se il tratto si taglia an- che da quest' ultima parte, rendendolo così indipendente dal resto della catena. Non tutti i segmenti della catena godono di una uguale contrattilità ; più contrattili sono quelli com- presi fra il terzo anteriore â eccetto una piccola parte che fa seguito ai gangli cerebraliâ meno contrattili quel del terzo ' posteriore. Se questo contorcimento a spira avviene real- mente, come fa supporre 1' esperienza, la catena, è chiaro, deve possedere elementi capaci di contrarsi. Ora questi elementi non sono altro che le fibre longitudinali della glia. Sof- fermiamoci un poco sul loro comportamento cui abbiamo appena appena accennato. Dalle cellule della glia, disposte per lo più nelle regioni ganglionari della catena e precisamente fra il limite che separa la massa ganglionare periferica dalla massa fibrillare del centro (fig. 6) emergono diversi prolungamenti alcuni dei quali si dirigono trasversalmente od obliquamente sia all' in- terno che all' esterno del ganglio


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