. Storia di Volseno . e delConfole , rallegraronfi i fervi, come fe poco loro re-flate a liberarfi aflfatto dairinfoffribile affedio : cre-deano adunque , che avendo i Romani perduto il Capi-tano 5 non avefler altro 5 che nella pugna gli gover-nance; onde ufcirono in quanto maggior numero po-terono airimprovvifo dalle porte, ed attaccarono iRomani; ma piu dura loro riufci Pimprefa di quellofperavano \ imperocche Decio Mure , o come altri ilchiamano Murena Luogotenente del morto Confoleafiunto avea ilcomando delTefercito finche un altroConfolo da Roma fovraggiungefTe; onde i Romaniforniti di va


. Storia di Volseno . e delConfole , rallegraronfi i fervi, come fe poco loro re-flate a liberarfi aflfatto dairinfoffribile affedio : cre-deano adunque , che avendo i Romani perduto il Capi-tano 5 non avefler altro 5 che nella pugna gli gover-nance; onde ufcirono in quanto maggior numero po-terono airimprovvifo dalle porte, ed attaccarono iRomani; ma piu dura loro riufci Pimprefa di quellofperavano \ imperocche Decio Mure , o come altri ilchiamano Murena Luogotenente del morto Confoleafiunto avea ilcomando delTefercito finche un altroConfolo da Roma fovraggiungefTe; onde i Romaniforniti di valorofo , e prudente Capitano ferocemen-te foftenner Timpeto de fervi; anzi uccifane la mag-gior parte , a ricovrarfi Decio Mure fi attribwifca .Anni di Rcma 48p. Continuavafi intanto raflfedio mentre in Roma_> furono. Ubro Secondo* 233 furono creati i nuovi Confoli Applo Claudio, e_j Veggafi SebaftimoMarco Fulvio Flacco 5 ftndo toccata a quefto fecon- ^mUkS™ do la guerra Volfenefe vi fi porto egli incontanente, (c carte 72. ediz. 4. edfe lice trar conahietture da quefla medaglia di argen- \Jbn?,9?,zi° n* * n • n r -l *>/*%*. j* t ? \ rx« *alh de Magdtrati a to frampata in Roma lotto il Coniolato di lui.) Di- caue , che egli attaccata la Citta dalla parte del La-go (lien forfe guardata , emunita per la ficurezza_j 5che fe ne avea della natural fortificazione dellacquajgli riufci colic machine di efpugnarla ; avendovi mol-to contribmto le barche, le quali dalla parte del Lagoimpcdivan Pingreffo delle vettovaglie nella Citta , fic-che da ogni parte anguftiata per Ja fame , fu coftrettaa render!] j come da Zonara fe ne ha la teftimonianza,dicendoj che non a forza darmi, ma da una eftre-ma fame coftretti furon quei ribaldi a renderfi a di-fcrezione a i Romani. Sia detto per altro con p


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