. Storia dell'Italia antica. di lui,marito di tre regine, si arricchì nel governo della Giudea,ove uccise e rubò, e si credè lecito ogni misfatto. Pallante, P) , 40. Il Rorgliesi mostrò incontrastalìilinente che fu salutatopadre della patria agli idi di gennaio del 795: e il titolo di divino, datoa lui vivo, è attestato dagli Aiti degli Arvali. Vedi Borghesi, Layn(7e diCriiinio Silano, in Oeuvres, V, 192, e Bull. Islit., 1842, pag. 177. Svoionio, 11, ir., -23, 3:!; Tacito, ,. XI. ?. .? :ì : liion Ca^^io, 1,\. !, ir, o 17;.Seneca. Apocnloc , Tacito, XU, .\. Gap. !I. ONOR


. Storia dell'Italia antica. di lui,marito di tre regine, si arricchì nel governo della Giudea,ove uccise e rubò, e si credè lecito ogni misfatto. Pallante, P) , 40. Il Rorgliesi mostrò incontrastalìilinente che fu salutatopadre della patria agli idi di gennaio del 795: e il titolo di divino, datoa lui vivo, è attestato dagli Aiti degli Arvali. Vedi Borghesi, Layn(7e diCriiinio Silano, in Oeuvres, V, 192, e Bull. Islit., 1842, pag. 177. Svoionio, 11, ir., -23, 3:!; Tacito, ,. XI. ?. .? :ì : liion Ca^^io, 1,\. !, ir, o 17;.Seneca. Apocnloc , Tacito, XU, .\. Gap. !I. ONORI AL LIBERTO FALLANTE. 343 passato dalla servitù a scandaloso favore e a supremapotenza, era onorato come discendente dei re di Arcadia,e si divertiva a dettare decreti al senato per reprimereil commercio delle matrone coi servi. E il senato perquesta proposta gli destinò le insegne pretorie e quindicimilioni di sesterzi, e per avviso di uno Scipione, aggiunsedoversi rendere pubbliche grazie al grande uomo, che. Claudio incoronato di quercia {Mongez, Icon. Rom., pi. XXVII, n. 2). posponendo la sua antichissima nobiltà al pubblico ser-vigio consentiva di essere uno dei ministri del Fallante fece dire da Claudio che accettava solamentelonore, e rimaneva contento alla sua prima povertà. 11senato allora, cadendo a più turpe bassezza, fece scolpire •344 ORDINAMENTI MILITARI. GUERRA IN AFFRICA. [Lib. VII. in bronzo il decreto, con cui si lodava di antica parsi-monia il liberto ricco di 300 milioni *. Costoro colle mogli del principe facevano e disfacevanoa proprio talento: venderono il privilegio della cittadi-nanza romana, disposero sovranamente di ogni ufficiopubblico, dellerario, degli eserciti, delle fortune e dellevite dei cittadini: per denaro davano il privilegio di por-tare intagliati nellanello i ritratti del principe; dettavanoi decreti di lui, annullavano i suoi giudizi, gli davano aloro scelta la sposa -. Onde un altro imperatore più tardiebbe a


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