. Teatro d'imprese . e s t e h\\ erba detta Tripolium in latino, e t**hìt da gli Speciali, la qua- nafee tra Scilla, e Cariddi, & cangia in vn giorno i fiori in tre colori,la mattina biancheggiano, rofleggiano ai mezo giorno, la fera poi Corugialli,fu figurata con le parole Nvllis praesentior aether, acconcie, LHerba detta Vmbilico di Venere pofta lotto vn Cielo fteìlato, Vmbhiò^ la Luna crelccnte fu di Zaccaria Mocenigogiouane di grande ani-mo , & ingegno, morto nelletà di diciotto anni, al quale fa vn elogio,ò encomio delle fue lodi il Rufcelli col motto Ho


. Teatro d'imprese . e s t e h\\ erba detta Tripolium in latino, e t**hìt da gli Speciali, la qua- nafee tra Scilla, e Cariddi, & cangia in vn giorno i fiori in tre colori,la mattina biancheggiano, rofleggiano ai mezo giorno, la fera poi Corugialli,fu figurata con le parole Nvllis praesentior aether, acconcie, LHerba detta Vmbilico di Venere pofta lotto vn Cielo fteìlato, Vmbhiò^ la Luna crelccnte fu di Zaccaria Mocenigogiouane di grande ani-mo , & ingegno, morto nelletà di diciotto anni, al quale fa vn elogio,ò encomio delle fue lodi il Rufcelli col motto Horvm inflvxv, in-tendendo nellnerba le medefimo , la quale fi come è fèmprevverde , e viua, cofi egli voleua inoltrare, che lèmpre foltevitto il fuo amore per linflulTo delle virtù , e gratiedella fua Donna amata , fi come lherba dalla.,virtù delle Stelle , e del Cielo : per la Lu-na crefeente intendeua , chera percrefeere il fuo amore fem-pre vie più. CO DI VE-NERE. T^ufc. HER~ )$ Teatro dImprefe,. H E % C Ò L E. §£& Hi non sa quanto vaglia odio di matrigna contravn fi-gliaftro, le viene ipecialmente accelà da gelofia di mari-to, legga i trauagìì di Hercole, nequali vedrà prima luivecideré gli Apri, {offbcarei Serpenti, atterrare i Leoni xvincerei Giganti, affogare gli Antei, transìgerei Centau-ri, fuperare THidre, incatenare i Cerberi, chegli mai ìil,parte placaffe, ò temperale il furor di Giunone matrigna contra lui in-giuff amente concetto. Non fu cola difficile in terra,chei con la fìia pro-dezza di ma!ageuole,facile non iarenderTe. Non fu moftro in Auerno,che colà con la fua andata non ifpauentafTe, e quindi anco àviua forza.»y noI traheife ben con poco commodo demortali. Sino il Cielo fu da luìfo(tenuto,che non crollarle à mina. Nettò il mare da Corfari,re(è fìcura à- viandanti la terra,e come benemerito dellvno,e dellaltra gli furono al-ia di lui memoria le due Colonne piantate neconfini dEuropa dalle^cento mani di Briareo a fua gloria per


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