Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . di tornòron a Luccha. E quel medezmo giorno vennero le genti di Pisa, circha fan-io ti 80, a Vorno per prendere la fortezza, e quelli di Vorno che eranoin nella dieta fortezza colle bombarde e balestra difendendosi, liPisani quella combactendo, le genti di Vorno facendo segni disoccorso a Luccha e sonando a martello e colle bonbarde fa-cendoli ritraer* arieto, e avendo il comune di Luccha ciò sentito,15 subito si mandò a Vorno gran brigata di balestrieri e fanti. Di-che quelli di Pisa, ciò vedendo, diliberònno ritornarsi verso Pisa,e volti si dienn


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . di tornòron a Luccha. E quel medezmo giorno vennero le genti di Pisa, circha fan-io ti 80, a Vorno per prendere la fortezza, e quelli di Vorno che eranoin nella dieta fortezza colle bombarde e balestra difendendosi, liPisani quella combactendo, le genti di Vorno facendo segni disoccorso a Luccha e sonando a martello e colle bonbarde fa-cendoli ritraer* arieto, e avendo il comune di Luccha ciò sentito,15 subito si mandò a Vorno gran brigata di balestrieri e fanti. Di-che quelli di Pisa, ciò vedendo, diliberònno ritornarsi verso Pisa,e volti si dienno a fuggire, quelli di Lucha perseguitandoli & pren-dendone alcuno. A 1 ultimo si tornòro a Luccha, com alquantipregioni e alcuno bestiame sensa neuno impedimento. 392 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE CCCCXLV. Crome le genti di Luccha cavalcàro in auELLODI Pisa a pie e a cavallo e arseno Chuoza e i resto diCalci e di Montemagno, e in nel combactere la fortezzaDI Calci, molti di quelli di Lucra funno feriti e tornaticon pregioni e Chi altrui* combacte sé non posa. Et pertanto dico che adi . maggio dicto anno fu diliberato per li antiani e con-siglio di Luccha che si cavalcasse in sul terreno di Pisa, cir-cha .M. fanti e 40 cavalli, e così come fu ordinato li predicticavalcarono a Calci e a Montemagno e a Chuoza. E giunti in 5ne dicti luoghi a un tempo, prima arzero Chuoza e tucte le mo-lina di quello luogho, e simile arzero lo resto delle case eh era-no rimase il Calci, e puòsi dire che più di .vi.^ case, belle e digran pregio, con tucte masaritie, siano arse in nel dicto Calci. E così i resto delle case di Montemagno funno arse. E volendo E in questo tempo il comune di Fiorenza e Giuliano figluolonaturale che fue di mcsser Piero Gambacorta tolsero al co- io la fortezza di Calci combactere, alquanti di quelli di Luccha no feriti et quella avere non si poteo. Di che le brigate diLuccha tornòro in Luccha e menarono .x. pregioni e molto be-stiame mi


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