La carrozza nella storia della locomozione . ttà,per affari ed anche per viaggio,avevansi tipi di carrozze chiuse,con mantice come quella che ab-biamo riprodotta ed anche perdue o tre persone, con sediledalla parte del fondo e piccolo banchettino di fronte. Non erano queste, certamente, le carrozze di gala, nelle qualila corte imperiale e reale di Napo-leone sfoggiò gran lusso, con unostile tutto speciale, detto empire,gareggiando in sontuosità con lecorti precedenti. Una di codestecarrozze — carrozza di seguito —in uno stato di conservazione moltobuono — esiste a Marengo, nella villa Cataldi
La carrozza nella storia della locomozione . ttà,per affari ed anche per viaggio,avevansi tipi di carrozze chiuse,con mantice come quella che ab-biamo riprodotta ed anche perdue o tre persone, con sediledalla parte del fondo e piccolo banchettino di fronte. Non erano queste, certamente, le carrozze di gala, nelle qualila corte imperiale e reale di Napo-leone sfoggiò gran lusso, con unostile tutto speciale, detto empire,gareggiando in sontuosità con lecorti precedenti. Una di codestecarrozze — carrozza di seguito —in uno stato di conservazione moltobuono — esiste a Marengo, nella villa Cataldi ridotta a museo napo-leonico. La carrozza è tutta dorata, ornata delle armi imperiali, ericoperta internamente di velluto. I mozzi delle ruote sono di ar-gento massiccio; fregi dello stesso metallo coronano \iiiipe7dale dellacarrozza, e nei giorni di grande cerimonia mettevansi ai quattro angolidei pennacchi di piume bianche. Unampia gualdrappa {hoìisse) a fran-gie di seta verde, bianca ed oro, ricuopre il sedile del cocchiere, e. 73 — porta da ciascun lato le armi imperiali in argento elegantemente ce-sellate. Narrasi dai custodi del luogo che la vettura sia stata fra
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