Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . endo,che Vifieffo d lei non duenijfe,dndò in Crc*td d nafconderfi in dlcunefpeloncheiUe hehbe drdire comparire jìno dttdnto,che non fufdttdcertd Gioue uittoricfxmetitehduer liberato i padri. Ld onde Fronapide uuok^Cerere per la prigionid difrdteUi iui hduer concetto il dolore, cr in quelle ofcuritd hauerlo partorito^cio e mdndato fuori^ouero lafcidtOimentre per Id uittorid di Gioue tuttdlietd fi lafcio in ^ueflo ejfere jhtodetto Acheronte dalTA. cheuuolAir fenzditCT Cheron,dllegrezZd:perciochefenzddUegr(zZd ècolui^chefi duole. Ondedi


Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . endo,che Vifieffo d lei non duenijfe,dndò in Crc*td d nafconderfi in dlcunefpeloncheiUe hehbe drdire comparire jìno dttdnto,che non fufdttdcertd Gioue uittoricfxmetitehduer liberato i padri. Ld onde Fronapide uuok^Cerere per la prigionid difrdteUi iui hduer concetto il dolore, cr in quelle ofcuritd hauerlo partorito^cio e mdndato fuori^ouero lafcidtOimentre per Id uittorid di Gioue tuttdlietd fi lafcio in ^ueflo ejfere jhtodetto Acheronte dalTA. cheuuolAir fenzditCT Cheron,dllegrezZd:perciochefenzddUegr(zZd ècolui^chefi duole. Ondedice^chegli non uolfe ueder Id luce:perche i dogliofi per lo più con gli occhid terrd chinijifwio lo (hrfoli,^ in luoghi poi fiume infernale: conciofid che nelVinferno non uc dUegrezzd dkmd^l^c 4 lui è ddto padre nejfunoidttcntochc joUmentcuiene generdto dal uoler nojiro ? ACHERONTE FIJ^ME INFER^ naie figliuolo di CtrereiiliualgeneroJeijigkuoli^cio e i^^letto^ ThiJiphone^lylegJKraj^ittorii^^^fcbaìphof^^Stigt, Acheronte. *r E R. Z 0. 4^ CHHRONTE fiume injvrnde finzd pdUrefii figliuolo di Cere*re ,/t come è(htomojlr:ito. ?dolo diceud cofhd efJèrelhtofgUo diTitano, cr della terra 5 cr per c<oda Gioue neU^infimo cacciato:perche hauendofete i figliuoli di Titano},egligli hauea ecceduto ac*pf(P^MXI ^^ limpide,^ chiare. Ma il nofiro Date nella prima parte delfuo 1^^^-^ I Poema chiamato inferno tiene contraria openione da cjuefia delfuomfcimento Perche dice nella fommita del mote Ida in Creta effere una gran jìatua duncerto uecchio -, il cui capo è doro^il pctf o,cr le braccia dargento ji7 corpo, cr le reni dirame-jle gambe Je giuntar e,cy il piefmifiro difirro eUtto;tl dejìro piede di terra cot*tayCT in lei effere quafi una corporal grandezza tutta riuoltd uerfo Roma, indi tuttediielk parti di membra,eccetto ilcapo d^oroy ha certe féffure,che fìitlano gocciuole dac»qua,ouero di lagrime: lequali raccolte in/?eme,cr paffando per cauerne alCiuférnc fan<n


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