. Storia dell'Italia antica. itava a rallegrarsi venendo a vederlui grasso 13 or co di corte; invano gli diceva, che un uomocomegli, bello della persona, nobile danimo, amato eavuto in pregio da tutti, e ricco dingegno e di linguacapace a manifestare gli affetti del cuore ^^ aveva ragionedi tenersi felice, e dovea, lasciata la solitudine, viverelietamente tra gli uomini. Egli si rimase a cantare mesteelegie nella solitudine delle selve, e imprecando allaguerra e invocando la Pace ministra di prosperità e diletizia celebrò gli Dei rusticali e le feste e i sacrificii Per esse vedi Dietericli, De


. Storia dell'Italia antica. itava a rallegrarsi venendo a vederlui grasso 13 or co di corte; invano gli diceva, che un uomocomegli, bello della persona, nobile danimo, amato eavuto in pregio da tutti, e ricco dingegno e di linguacapace a manifestare gli affetti del cuore ^^ aveva ragionedi tenersi felice, e dovea, lasciata la solitudine, viverelietamente tra gli uomini. Egli si rimase a cantare mesteelegie nella solitudine delle selve, e imprecando allaguerra e invocando la Pace ministra di prosperità e diletizia celebrò gli Dei rusticali e le feste e i sacrificii Per esse vedi Dietericli, De Tihulli amoribus. sive de Delia et JNc-mes?^ MarburiiiCattoruin Orazio, 1, — Storia dellItalia antica — IV. 20 158 OVIDIO. LiB. VII. con cui gli agricoltori imploravano messi abbondanti {) :e non venne mai a strisciare ai piedi di Augusto. Ma il nobile esempio non ebbe imitatori: e col pro-cedere del tempo il silenzio di Tibullo fu largamentecompensato da Publio Ovidio Nasone (711-770), arden-. Sacritìcio agli Dei rusticali [Montfaiicon^ Ant. Exij!.^ Il, pog. 190, tab. 82). tissimo nel culto del principato nascente e negli innicantati alla gloria dei Cesari, dai quali ebbe in ricom-penso un amaro esilio in barbara terra. Era nato, come dice egli stesso, ai 20 marzo del 711di antica e agiata famiglia equestre, tra gli antichi Pe-ligni nella fredda Sulmona , presso alla quale per tradi- () Tibullo, I.*10, H, 1. Coni. Virgilio, Ed. V, le, ili, 77, Georg, J,345, e Festo alle voci Opima spolia e Ambarvalis. Per maggiori parti-colarità sulla vita e sui versi di lui, vedi Spohn, De A. Tibùlli vita , Lipsiae 1819; Naudet, Vie de Tibnlle, ììeWa. Biographie Uni-versclle ; Oestling, De Albii Tibulli vita et canninibus quaestiones,Upsala 1860; Wisser, Quaestiones Tibullianac. Kiliae 1870. 1 Tri^t., IV, 10, 3, 13-11, IV, 81, Ex Ponto. IV, S, 17-18, IV, 11, 19, , 1, 1, II, 10, I, III, 15, 3, 5-G, 11-11. Gap. L] OVIDIO. 159 zio


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