. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... che quiui non fi debbiapigliare Jo non lo intendo. Ben intendo che quefic fonoopenioni di perfone che più giudicano per affettione^cheper ragione: da. poi che nonuolendo che i Re combattano; per farli pari aUo imperadore gli uoglionofar combattere, il parer mio c^chc tenendofì^chefra due Re perun Regno non fi debbia combMere/iafouerchio il di^fiutare fé fi-a lo Imperadore^o^ un Re per tale occafio^nepojfafeguir Duello. Et fé inquefto cafofi concedechef h abbia a fare^nonfo come neW altro fi poffa dene:^gare • lofi come nella quiftione^che propongono di


. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... che quiui non fi debbiapigliare Jo non lo intendo. Ben intendo che quefic fonoopenioni di perfone che più giudicano per affettione^cheper ragione: da. poi che nonuolendo che i Re combattano; per farli pari aUo imperadore gli uoglionofar combattere, il parer mio c^chc tenendofì^chefra due Re perun Regno non fi debbia combMere/iafouerchio il di^fiutare fé fi-a lo Imperadore^o^ un Re per tale occafio^nepojfafeguir Duello. Et fé inquefto cafofi concedechef h abbia a fare^nonfo come neW altro fi poffa dene:^gare • lofi come nella quiftione^che propongono di Imperudore, cr dì Re ageuolmente concorro^ con le condiitioni nondimeno che nel cupitolo^doue della nobiltà deSignori fi truttUyhabbiamo dimofiro. Cofi in quella do:^uè parlano di due Re fono di parere in tutto diuerfo ;Et tengOyChe qui filoni de Prencipifì-a Prencipifi debbono più tofìo con le lor perfone diffinireyche con la disfattione de S0DI5FATTI0NI, CHE FRA CAVALIERI DAR SI DEBBOs N O ♦ GAP* X I 1 !♦. Apoi che io ho deUa materia delDuello detto quanto a me e parutochefia necejfario di intendere a cuuulieri 5 mi pure chefia anche molto conueneuole, che io habbia a di^te alcuna cofa di quelle fodisfuttio^M il DEL D V E L L O niyche debbia dar Inno aUaltrOy quando fi fmU di bd^uerlo ì torto ingiuriatolo incaricato ♦ Etauanti che idirne altro mi conduca^nonpofjò fare chio fommamentenon danni una uolgare^^ già tnuecchiata openione, laquale e, che come altri ha fatta, o detta cofa che fu, otuonalo rea che eUa fi fategli per buona la dee difende^re 5 cr mantenere, il che quanto fu da approuare^ àme da il cuore di douerlo in non molte parole ad ogni fano intelletto poter far manifejh ♦ Et dico^ cheeffendothuomo dabruti animali difiinto principalmente perla ragione^ogni uolta che egli fuor di ragione ^z^r con impeto alcuna cofa adopera^ uiene ad operare atto di be^ftia 5 er in befliaft uiene à trasfigurare. il che inteferogli antichi Teologi


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