. La patria; geografia dell' Italia. Cenni storici, costumi, topografia, prodotti, industria, commercio, mari, fiumi, laghi, canali, strade, ponti, strade ferrate, porti, monumenti, dati statistici; popolazione, istruzione, bilanci provinciali e comunali, istituti di beneficenza, edifizi pubblici, ecc., ecc. . vi vestì labito mona-stico , guardando le pecore. Carlo Magno visitòlabazia al suo ritorno dallItalia divenne arci-cancelliere e potè fare spie-gare innanzi a sé la bandiera imperiale. PaoloDiacono, il celebre storico dei Longobardi, in-dossò labito monastico a Monteca


. La patria; geografia dell' Italia. Cenni storici, costumi, topografia, prodotti, industria, commercio, mari, fiumi, laghi, canali, strade, ponti, strade ferrate, porti, monumenti, dati statistici; popolazione, istruzione, bilanci provinciali e comunali, istituti di beneficenza, edifizi pubblici, ecc., ecc. . vi vestì labito mona-stico , guardando le pecore. Carlo Magno visitòlabazia al suo ritorno dallItalia divenne arci-cancelliere e potè fare spie-gare innanzi a sé la bandiera imperiale. PaoloDiacono, il celebre storico dei Longobardi, in-dossò labito monastico a Montecassino e vi finìla sua vita. Nelle incursioni dei Saraceni labate Bertariosi pose alla lesta dei suoi monaci, ma, dopo lavisita di Ludovico II al monastero, i Saracenitornarono ncll884 ad assalirlo, ed abate e mo-naci caddero sotto le loro spade. Nel 994 labale Aligcrno raccolse i monacidispersi e riedificò il monastero. Gli imperatoritedeschi lo aiutarono grandemente con donativie privilegi, e dal 1014 ebbe principio una se-giicnza di abati germanici che ne fecero ancheuna sede dellarte. Ricorderemo qui Atcnolfo(1014-22), Teobaldo (1022-35), Richer bava-rese (1038-55) che divenne poi cardinale; il suosuccessore, il cancelliere imperiale di Federico Mandamenti e Comuni del Circondario di Sora 271. Fig. 63. — Montecassino: Chiesa Cattedrale. Interno della Sagrestia (da fotogr. Alinabi di Lorena, si ritirò a Montecassino come mo-naco, finché la sua elezione alla Santa Sede, sottoil nome di Stefano X, non lo chiamò a Roma. Nellanno 1058 ebbe la direzione del mona-stero Desiderio, il figlio unico del principe lon-gobardo Landolfo di Benevento , labate piùcelebre di Montecassino, e il più grande pacifi-catore del medioevo. Ei lasciò labazia più riccadel doppio di possessioni, e moralmente quale unistituto modello, finché, nel 1071, edificò unanuova chiesa, la quale fu consecratada papa Ales-sandro li, assistito da dieci arcivescovi e quaran-taquattro vescovi ed al c


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