. p;celefte . Opuranco, per lacque, n-Ile*qiuhlerbìit-^o^fparirdelfua Sole sattutfà.eghp^lsa moilrardintenderle lacrime,nsllequali fta immeifo,fempie, che de •? -echi ,.^del Z uqIco 178 DI FERRANTE CAR. MARCH. DI S. LVC uolto della Tua Donna fi trouipriuo. Sopradel qual hclliflimo fentiment09inrendo, che eirendo lAutore lleifo dalla Tua Signora ftato richiefto à dichiararle la detta Imprela, egli lo fece leggiadramente con quello foneito. ^fcendo il Sol dal mar,serge su tonde ^che quel mira ognhora, E quando
. p;celefte . Opuranco, per lacque, n-Ile*qiuhlerbìit-^o^fparirdelfua Sole sattutfà.eghp^lsa moilrardintenderle lacrime,nsllequali fta immeifo,fempie, che de •? -echi ,.^del Z uqIco 178 DI FERRANTE CAR. MARCH. DI S. LVC uolto della Tua Donna fi trouipriuo. Sopradel qual hclliflimo fentiment09inrendo, che eirendo lAutore lleifo dalla Tua Signora ftato richiefto à dichiararle la detta Imprela, egli lo fece leggiadramente con quello foneito. ^fcendo il Sol dal mar,serge su tonde ^che quel mira ognhora, E quando è al mcT^o Citi tutta sinfiora Dalra^gìo,ondhan vigor fior sfrutti ^e fronde*TuicheneCoieano il carroafconde^ Tojlo quel bel, t hella mofiraua fuora, ì^dfeno vmido attufa, e difcolora 1 fiorile le {ne faglie altere feconde*Così al vo^ro apprir, mio uiuo Sole, Fìoriji e quefiingegno;e lalma gode Soura il gyan mar de la [uà cerrafpeme ;^ loJparir,nel piantole ne le pene Itropùe s immergerei cor simbrunale rode JSJelJofcOfihealtrobenlalmanonìUole,. DON DON FERRANTE C A R R A F A CONTE DI SORIANO.
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