. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... o ammonifce^che debbia difdìrfi di cjueUlo 5 che egli haueafalfamentedetto. Et con lafentenzadi un caualierecofì ualorofo^e:^ di un philofopho co fi famofo mi contenterò di hauer conchiufa la mia openione ^ CHE NON SI DEE ANDARE AP^ PRESSO ALLE OPENIONI DEL VyLsGO» CAP*XlIII» Oi ueggiamo la terra naturalmente producer delle co fé uelenofe , crdelle/pine, er delle herbe ^cr dellepiante o non utilizo noctue; cr quelle coìne madre nudrirefenz^t ^Icu^no aiuto di artificio humano >* cr /e :buone^ Cr utili, er gioueuoli ejfer da quella, come damatrigna co
. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... o ammonifce^che debbia difdìrfi di cjueUlo 5 che egli haueafalfamentedetto. Et con lafentenzadi un caualierecofì ualorofo^e:^ di un philofopho co fi famofo mi contenterò di hauer conchiufa la mia openione ^ CHE NON SI DEE ANDARE AP^ PRESSO ALLE OPENIONI DEL VyLsGO» CAP*XlIII» Oi ueggiamo la terra naturalmente producer delle co fé uelenofe , crdelle/pine, er delle herbe ^cr dellepiante o non utilizo noctue; cr quelle coìne madre nudrirefenz^t ^Icu^no aiuto di artificio humano >* cr /e :buone^ Cr utili, er gioueuoli ejfer da quella, come damatrigna con fatica riceuute^ cr hauer di contìnua cuUtura bifcgno^e^ di ejjer rinouatedi anno in anno . Etquello^che nella terra ueggiamo delle fcmenze delle cofe^jìfente negli huomini delle buone, cr delle cattiue epemoni ♦ che qucfteper la naturai malitia noflra da noi fano concepute^ riceuute, cr con uniuerfal confentimentoabbracciate : doue i quelle altre cr / cuori noftriftannocJHnati 4 uolerle raccogliere^^ le orecchieftanno ferra. L I B R O II h 9* te per non le udire. Et molto ftudìo m mole dà intenderU uerita^ej molta fatica dfare^che eUa cappia neUe meti altrui. Euidentìj^imoteftimonio della grojjèzzd diquefli noflri corpi terreni^dapci che le anime noftreperloro natura atte kfcorgere k cofe ncUe loro proprie fòrme hanno da penar tanto prima che con la loro acutez^za queUi pojjano quanto la fatica è maggiorcotanto e anchor dadtre^chemen molti funo coloroi quali del uero habbiano uera ccnofcenza : perche fé leuulgariopenioni fono tanto daUauerita lontane ^ noneche alcuno fé ne habbia a marauigliare ♦ Ma perciocheda huomim dotti fimi le conditioni de mortali in tre manierefonofhtediftinte ; di coloro ^che da fé fono atti aUainueftigatione deUa-ueritaJ quali ottimi fono appellati:er di quegli altri, che à cofi bella impreft atti non cosnofcendofiyobidifcono à coloro^che dirittamente gli am^monifcono; cr quejìi buoni fono nominatile:^ ultimame
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