. Atti della Accademia nazionale dei Lincei. â 323 â si dovrà distribiiire in guisa, da fare un azione zero sopra qualunque punto interno, cioè circondato dalla intera superficie D Q G P dello strato medesimo; però non esclusi quei punti, che sono in contatto con questa interna superficie, uno dei quali è il punto D. Ciò viene dimostrato dal supposto equilibrio di qualunque punto della ertezza DA, sul quale debbono le tensioni dal basso all'alto, eguagliare quelle in contrario. Si accresca la carica primitiva E, dovrà lo strato elettrico ac- crescere la sua ertezza della quantità Db; cosic


. Atti della Accademia nazionale dei Lincei. â 323 â si dovrà distribiiire in guisa, da fare un azione zero sopra qualunque punto interno, cioè circondato dalla intera superficie D Q G P dello strato medesimo; però non esclusi quei punti, che sono in contatto con questa interna superficie, uno dei quali è il punto D. Ciò viene dimostrato dal supposto equilibrio di qualunque punto della ertezza DA, sul quale debbono le tensioni dal basso all'alto, eguagliare quelle in contrario. Si accresca la carica primitiva E, dovrà lo strato elettrico ac- crescere la sua ertezza della quantità Db; cosicché il nuovo strato per tal modo accresciuto, avrà internamente per limite la superficie b p g q. Quindi è chiaro che il punto D, sul quale prima la risul- tante delle repulsioni era nulla, ora dovrà essere spinto dal basso all'alto, da una repulsione proporzionale alla ertezza b D del nuovo strato aggiunto. Cioè questo punto sarà spinto dal basso all'alto, in modo simile a quello, col quale veniva spinto il punto A contro l'aria, dallo strato prima che fosse accresciuto. Laonde conclu- diamo, che per un qualunque punto D, collocato nella massa di uno strato elettrico in equilibrio, potrà sempre guidarsi una superficie D P G Q per modo, che quella porzione dello strato medesimo, limitata internamente da questa superficie, faccia sempre un' azione zero, su qualunque punto D, in contatto della superficie stessa. Possiamo quindi generalizzare il teorema della formula (24) nel seguente modo: La forza re- pulsiva, che da tutto uno strato elettrico in equilibrio, si esercita su qualsiasi, punto della ertezza di tale strato, si valuta mediante il prodotto di due fattori, uno dei quali è il coefficiente 2 n, l'altro è la parte Db = z, che sull'ertezza medesima in- tercede fra il punto stesso, e la superficie interna di siffatto strato. Questo teorema offre una fra le diverse formule, adottate dai fisici matematici, per definire algebri- camente la elettr


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