. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. la amabile,A tenor che Ella nei VorticiDei Pianeti offerva, e fpecula,Quai nel Ciel prima fi formanoPe mortali eterni appunto allora attonitaRileggea nellampie pagine Delle Delle Sfere il Fato, e lordineDi queftAlme eccelfe, ed inclite ;Vedea come il Ciel deftinaleAl primiero onor del Tevere,Alla gloria di Partenope ;Vedea quindi illuftre forgereLunga ferie di magnanimiSemidei, che fra le Porpore,E fra Tarmi han farti, e appena Amor difciogliereTentò il lab


. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. la amabile,A tenor che Ella nei VorticiDei Pianeti offerva, e fpecula,Quai nel Ciel prima fi formanoPe mortali eterni appunto allora attonitaRileggea nellampie pagine Delle Delle Sfere il Fato, e lordineDi queftAlme eccelfe, ed inclite ;Vedea come il Ciel deftinaleAl primiero onor del Tevere,Alla gloria di Partenope ;Vedea quindi illuftre forgereLunga ferie di magnanimiSemidei, che fra le Porpore,E fra Tarmi han farti, e appena Amor difciogliereTentò il labro, e a Urania chiedereDImeneo la cafta Fiaccola,Perchè un fuoco ineftinguibileAccendente le bellAnime,Dir sintefe, o gran Cupidine,Gran piacer de Dei, degli Uomini,Prendi pur la face lucida,Che già nota è al Ciel tua voglia .Ma perche non manchi, o salteriDel gran rito una particola ,Imeneo teco i Numi ailor fiammiferiTornar pretti alla grandopera,Onde il belSebeto, e il Tevere,Ed Italia, e Europa allegrafi,E i Paftor lieti dArcadiaA sì degni Eccelfi ConjugiDan tributo umil di Cantici. **. Di 9i Del Signor Abate GIUSEPPE PETR0SELLIN1 Fra gli Arcadi ENISILDO PROSINDIO CANZONETTA ENDECASILLABA. DEH taci, o flebile mia Mufa, intantoChe nuova appreftafi materia al Canto,Tu che a Simonide vagando intornoVeri! sì lugubri dettarli un giorno,Che feco piangere tutta poteoLa Terra, e lIiola del Mare Egeo ;Deh taci, e a Foloe crudel NemicaDirai eh io fcorclomi la pena antica ;Che mal convengono* tetre Elegìe,Or che festeggiano le noftre vie,E il gran Connubio al Ciel diletto,Lindiffolubile legame è ftretto :Taci, o fé fciogliére vuoi pur PaccentaAl vago apprenditi novo giunto al termine quel dì felice,Che la vaghiffima faggia EuridiceAl cado Talamo , qual Dea fen vieneTra le tre Grazie, per man così fplendere veggiam la LunaTra fofche tenebre di notte bruna,Non così fulgido fui Cielo appareLAftro di Venere, chefee dal Mare,O il Sol, che


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