. Annali di botanica . ui non sfuggiva la più minuta e nascosta pianticella. Nelle sueescursioni egli non si faceva accompagnare che dalla sua fidata per-sona di servizio Margherita Vicario, la quale nella tradizionale gerlaportava il materiale che doveva servire per la preparazione dellepiante, nonché i viveri e più duna volta col braccio vigoroso traevadimpaccio linfaticabile raccoglitore da qualche situazione difficileove nella speranza di una buona caccia si era avventurato. Quandole prime nevi coprivano di un manto bianco le cime dei monti egiù giù scendevano fino alle praterie della vall


. Annali di botanica . ui non sfuggiva la più minuta e nascosta pianticella. Nelle sueescursioni egli non si faceva accompagnare che dalla sua fidata per-sona di servizio Margherita Vicario, la quale nella tradizionale gerlaportava il materiale che doveva servire per la preparazione dellepiante, nonché i viveri e più duna volta col braccio vigoroso traevadimpaccio linfaticabile raccoglitore da qualche situazione difficileove nella speranza di una buona caccia si era avventurato. Quandole prime nevi coprivano di un manto bianco le cime dei monti egiù giù scendevano fino alle praterie della vallata egli lasciava ilvascolo e la zappetta e varcava la soglia del suo piccolo studio sullacui porta stava scritto : « Benedicite universa qerminantia in terraDomino ». Allora si armava di una lente e cominciava a studiare lesue raccolte, ad ordinarle, a sistemarle. Preparava gli esemplari dainviare ai suoi amici botanici od alle Exsiccata ove le piante piùinteressanti venivano jDubblicate. ANN. BOT. VII. TAV. X. Istantanea del Rev. Abate CAV. A. CARESTIA ESEGUITA Dal D T. FERRARIS NELLESTATE DEL 1904 Fot. Danesi - Roma — 199 - Fu in relazione coi botanici più illustri del suo tempo ; corrispon-dente di Parlatore, De Notaris, Gibelli, Cesati, Caldesi, Trevisan,Rabenhorst, fu amicissimo col Piccone, col Baglietto, collab. Cal-derini suo convalligiano. Forni ricco materiale allab. Bresadola, alprof. P. A. Saccardo ed a me per lo studio della flora micologicavalsesiana e, pur già vecchio, in questi ultimi anni continuava a rac-cogliere nelle vicinanze della sua Riva materiale che inviava perla determinazione ai suoi giovani amici, dichiarandosi impossibili-tato per la crescente debolezza della vista di attendere esso stesso atale lavoro. Per le sue molteplici benemerenze egli fu nominatomembro della Società Crittogamologica italiana, della R. Accademiadi agricoltura di Torino, delle Società floristiche Valdostana, Valle-siana, Lionese ecc. Il granduca di Toscana nel 1


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