. Storia dell'Italia antica. esia, passato il Danubio sopra un ponte dibarche, per varie vie procede nel paese nemico lasciandodietro a sé presidii e campi fortificati per non esser presoalle spalle e aver sempre aperta la via del ritorno. Èdetto che prima di trovare i nemici limperatore videcomparirsi davanti gli ambasciatori dei Burli () i quali (-) È supposto che abitassero presso le sorgenti del Tibisco. Tacito,Germ., 43, parla dei Burli stanziati dietro ai Marcomanni, e ai anche Capitolino. M. Aurelio Antonino, 22. 1 Dione, LXVIII, 9; Plinio, Eiiist., X, IG (75). 572 PRIMA GUER


. Storia dell'Italia antica. esia, passato il Danubio sopra un ponte dibarche, per varie vie procede nel paese nemico lasciandodietro a sé presidii e campi fortificati per non esser presoalle spalle e aver sempre aperta la via del ritorno. Èdetto che prima di trovare i nemici limperatore videcomparirsi davanti gli ambasciatori dei Burli () i quali (-) È supposto che abitassero presso le sorgenti del Tibisco. Tacito,Germ., 43, parla dei Burli stanziati dietro ai Marcomanni, e ai anche Capitolino. M. Aurelio Antonino, 22. 1 Dione, LXVIII, 9; Plinio, Eiiist., X, IG (75). 572 PRIMA GUERRA COI BACI. VITTORIA DI TAPE, ECC. [Lib. VII. venuti a pregarlo di retrocedere e non turbare la pace,portavano quella preghiera scritta in lettere latine sopraun grandissimo fungo. Traiano non badando alle richiestedi quella povera gente, poco dopo venne a grossa bat-taglia coi Daci a Tape nel luogo stesso in cui già furonobattuti ai tempi di Domiziano, e ne menò grande strage w:^! ;!!.r:iiiir!iì;iijiiiMi!:iiiiiini|,,. ittà, sul Danubio donde le legioni muovono contro la Dacia(Bartolij Colonna Traiana^ tav. ò-l, Froehner^ o0-31). accompagnata da molte e gravi perdite delle legioni. Eglisi mostrò pieno di umanità coi feriti, fu largo di curecon essi, e per fasciarli stracciò le sue vesti, e ai mortiinalzò unara e ordinò funerali da ripetersi ogni continuando a dar la caccia al nemico, lo inseguìnei suoi ripari, ne sforzò i luoglii muniti, e recò in potersuo Sarmizegetusa, capitale del regno, della quale riman-gono ancora le rovine in Transilvania al villaggio diVarhcly ove stette naturalmente afforzata dal vivo scogliodella montagna e da due o tre strati di pietre poligoneintramezzati da tronchi di alberi, ^vlolti dei difensori ivicaddero spenti o fatti prigioni ^ ^Decebalo che prima di esser vinto aveva, come a di- > Dione, LXVIir, S; Plinio, \U\, 1; lrcchncr, Colonne Trajane, pag. 21. Gap. IV. VANE TRATTATIVE DI PACE. 573 spregio, spediti


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