Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . , Andrea Luoli da Montecarlo, e moltri altri, liquali non mecto; e oltra li nomati, vi fu ferito d uno sassoNicolecto da Pischagla conestabile d una bandiera di balestrieri, 25homo vigoroso e ghaglardo; della quale percossa e ferita il dictoNicolecto a di .xiii. giungno morlo in Luccha. E quelli pregio-ni menati a Pisa, oltra i riconpramento facto, fu loro cavati denti,taglate orecchie e facto tanto martirio che i saracini non avre-bero facto più né tanto quanto fecero i dicti Pisani. E oltra i dicti danni si perdeo tucto careaggio, armatura,balest


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . , Andrea Luoli da Montecarlo, e moltri altri, liquali non mecto; e oltra li nomati, vi fu ferito d uno sassoNicolecto da Pischagla conestabile d una bandiera di balestrieri, 25homo vigoroso e ghaglardo; della quale percossa e ferita il dictoNicolecto a di .xiii. giungno morlo in Luccha. E quelli pregio-ni menati a Pisa, oltra i riconpramento facto, fu loro cavati denti,taglate orecchie e facto tanto martirio che i saracini non avre-bero facto più né tanto quanto fecero i dicti Pisani. E oltra i dicti danni si perdeo tucto careaggio, armatura,balestra, veretoni, bombarde e ungni victuagla. E puòsi dire cheil comune di Luccha per la giornata non avesse molto guada-gnato. La torre rimase disfacta per modo che in quella habi-tare non si può, ma sensa guardia si sta. 35 CCCCXLIX. Come lo comune di Luccha mandò COMISSARI ESI EL CONTADO. L o giorno medezmo, cioè a di .x. maggio, ritornò novelle alliantiani e al consiglio di Luccha chome in Garfagnana in cer- i DI GIOVANNI SERCAMBI 397. te terre si era facto ordine che si volesse fare alcuno raunamen-to . . , e quine consiglato doversi ribellare dal comune di Luc-5 ella. Le quali novelle dispiacendo a dicti antiani e consiglio, dili-beròno che subito si mandasse commissari a ripari delle castella,dubitando che non si provedesse a tale acto. Li quali trovati,si mandò a Pietrasanta Dino Avogadri, a Camaiore lohanni Ser-cambi, in Garfagnana Antonio da Volterra e Paulo di FrancescoIO Guinigi, a Montecarlo Simone Simoni. E cosi s ordinò chemolti da pie e da cavallo andassero in Garfagnana, e simile ilcapitano del contado fusse lassù per riparare a chi volesse par-tirsi dalla divotione di Luccha. E così steono i ne dicti luoghiinfine che per loro fu mandato. CCCCL. Come le genti di Luccha cavalcarono IN SUL PISANO. E non volendo li antiani e 1 comsiglio di Luccha lassare ildannificare Pisa e il suo contado, diliberònno che a dì . in 1397, si cavalcasse a


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