Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . generale capitano, e fanti da pie in moltonumero fecie apparechiare. E in Lombardia ritenne molti altricapi, li quali al prezente qui non mecto ; facendosi forte per po-tere sostenere et danegiare, e difendere sé e suoi amici. E que- 20 sto assembramento di queste brigate funno tucte in su campi diPisa e di Luccha, del mese di gennaio et di ferraio in vedendo il comune di Firenza tanti asembramenti, ordinò dave-re gente da cavallo e prese per capitano Bernardone brectonecon dugento lancie, & quello condusse ; e il comune di Luccha, 25 dubita


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . generale capitano, e fanti da pie in moltonumero fecie apparechiare. E in Lombardia ritenne molti altricapi, li quali al prezente qui non mecto ; facendosi forte per po-tere sostenere et danegiare, e difendere sé e suoi amici. E que- 20 sto assembramento di queste brigate funno tucte in su campi diPisa e di Luccha, del mese di gennaio et di ferraio in vedendo il comune di Firenza tanti asembramenti, ordinò dave-re gente da cavallo e prese per capitano Bernardone brectonecon dugento lancie, & quello condusse ; e il comune di Luccha, 25 dubitando, richiese Firenza et Bologna di gente, le quali vennerochome sentirete. Et così ciascuno si fé forte, e 1 danno ne vaper li menipossenti. CCCCXIIL Come lo conte Iohanni da Barbiano venne in sul TERRENO DI LuCCHA COLLE BRIGATE SUOI, E ACAMPÒSI A Massa Pisana faccendo molto danno. E ssendo le orenti venute a Pisa e non avendo in Luccha bri-gate da cavallo, salvo che lancie .lxx. di soldo di Luccha e 3)^ PARTE PRLMA DELLE CRONICHE. C-I59B male in punto, perchè erano stati molto traficti, cavalcò il con-te lohanni da Barbiano, prima che fusse spirato il pacto che altravolta fecie col comune di Luccha, il terreno di Lucha. E ven- 5ne a Massa Pisana, mandando scorritori innanti, uccidendo e pi-giando pregioni et preda. E quando fu giunto a Massa mandò adire al comune di Luccha che non era venuto per stare quine, senon per passare tempo alquanti dì. E avuto i signori e 1 com-siglio r ambasciata, diliberònno mandarvi il podestà di Luccha, ionome messer Piero de Bianchi da Bologna, il quale dicea esseramico del dicto conte lohanni, et che si prezentasse orzo et pane,et cosi fu facto ; et che il dicto podestà portasse la carta de pactiche il dicto conte avea facto col comune di Luccha, mostrandoliche lui avea rocto fede. 15 E cavalcato, il podestà, doppo molto ragionare co lui, ritornòe riferìo che a certo lui non intendea stare quine se non .1111.° di,et che piacesse


Size: 2520px × 992px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookcentury1800, bookdecade1890, bookidlechroniched, bookyear1892