Teatro della nobiltà dell'Europa ovvero Notizia delle famiglie nobili, che in Europa vivono di presente, e che in lei vissero prima . Signorie, o nelle carichedella Chicfa. E Voifopra quantealtre fi vider maifuperando nellaeleganza, e leggiadria, nella uma-nità, e cofhim e, nella profondacognizione delle feienze, e veracivirtù le chiare , ed illuftri donneache per laddietro fiorite fono,fietc 1* troina più gloriofa, non dico dico detempi noftri, ma defccolitrapalati. A chi dunque meglio,che fotto lalto voftro favore rac-commandar fi dovca, fiche il ma-ligno, ed impetuofo vento dellin-vidia non
Teatro della nobiltà dell'Europa ovvero Notizia delle famiglie nobili, che in Europa vivono di presente, e che in lei vissero prima . Signorie, o nelle carichedella Chicfa. E Voifopra quantealtre fi vider maifuperando nellaeleganza, e leggiadria, nella uma-nità, e cofhim e, nella profondacognizione delle feienze, e veracivirtù le chiare , ed illuftri donneache per laddietro fiorite fono,fietc 1* troina più gloriofa, non dico dico detempi noftri, ma defccolitrapalati. A chi dunque meglio,che fotto lalto voftro favore rac-commandar fi dovca, fiche il ma-ligno, ed impetuofo vento dellin-vidia non potefle fquarciare , efventolare i Tuoi fogli, acciò letàfutura ne perdeffe la rimembran-za? Il voftro nome, che porta su lafronte farà arretrare i profontuofiper lacerarlo, e darà vigore a buo-ni per commendarlo. Riceveteloper tanto, Signora, con quella , e gentilezza con cui fletè u&daccogliere chiunque 11 ricoverafotco lombre falutare,c felice dellavoftra protezzione *, mentre reftofacendovi prorondiflìrao inchino. Napoli a di 7. Ottobre 171$* Di V, E. Umilifs. e divotifs. Servidore, Lo Stampatore a chi legge!Amico Leggitore . P, molto prima, che da quejìa alteterna vita pajjaffe lAutore del-la preferite Opera ( nella quale ,con fomma, e lungafatiga, e dal-la lettura di ben cento, che di Famiglie an-tica, e modernamente hanno ferino ,Jìrac-colfe da quello la Notizia di tutte le Fami-glie Nobili, non foto della nojìra Italia^ ;a»/* dell Europa ) Jìimando ejfer quejìauri Opera ben degna darjì alle ftampe, mijfatigai non poco apprejfo del mede fimo ;perche ficompiacele, che lo di lei ne ador-nafft i miei Torchi : ma l alta modejiia diquello , con dirmi averla compojìa perfem-plicefuo divertimento, e non già per altrofine, refe vana qualunque induftrìa , cheda me fi ufajfe per indurvelo. Pajf/ato poiegli all altra vita , e pervenuta quella inpotere di unfuo Sig Fratello ; e daqmjlotervenutami,giornifono>cafualmentenellemani: Io
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