Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . e gli inviti ed i festeg-giamenti, e per tutto spirava brio, allegrezza, vivacità.Confidavano la madre, la nuora e le nipoti di trovarenel principe il loro difensore, langelo lor tutelare, e di-leguaronsi dai loro animi le dubbiezze sui processi diMantova, pei quali sapevano interporre intrighi il duca,e gli avversari di Castelgoffredo. Fu il principe France-sco assai amato dal suo fratello Luigi. Quando ancoraera fanciullo, predisse alla madre che sarebbe sortitodun indole inclinata alla virtù, e pieno di sensi umanie religio


Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . e gli inviti ed i festeg-giamenti, e per tutto spirava brio, allegrezza, vivacità.Confidavano la madre, la nuora e le nipoti di trovarenel principe il loro difensore, langelo lor tutelare, e di-leguaronsi dai loro animi le dubbiezze sui processi diMantova, pei quali sapevano interporre intrighi il duca,e gli avversari di Castelgoffredo. Fu il principe France-sco assai amato dal suo fratello Luigi. Quando ancoraera fanciullo, predisse alla madre che sarebbe sortitodun indole inclinata alla virtù, e pieno di sensi umanie religiosi. Egli medesimo lo diresse sul sentiero dellarettitudine, la qual piega fin dai primi suoi anni perquesto verso incontrata, egli mantenne sino all estremodi sua vita, come nel decorso dell istoria avremo occa-sione di solennemente attestare. Fu allevato ancora im-pubere presso la corte cesarea, ove si rese esperto nellediplomatiche discipline, e ne ritrasse tanto profitto, che imperatore adoperollo in molte onorevoli ambascierie, & «xs® -oq ;>i> p. rendendosi gratissimo a tutte le più ragguardevoli cortidEuropa. Per la morte del maggior fratello Rodolfo senza §prole maschile, successe egli nei diritti della primoge-nitura, e fu investilo nel feudo di Castiglione colle sueattinenze. Alla serenità introdottasi per lui in corte, saggiunseil con lento dei sudditi, che da lui si ripromettevano fe-lice ed umano reggimento} sennonché cambiaronsi benpresto queste felicità in amaritudini e guai. Un tristodomestico di donna Elena laccusa al principe e alla stessaMarta Tana di fatti, che non erano altrimenti poggiatial vero, ed essi vi prestassero fede o no, pure diporta-vansi verso donna Elena in modo diffidente e dispet-toso. Conscia ella della sua innocenza, ed indispettita de-gli inurbani e boriosi modi, che verso lei si tenevano,risolve di abbandonare la corte, e rifugiarsi colle fi-gliuole in casa dei suoi genitori Aliprandi, che spintidallamorevolezza verso questun


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