Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . noni, pure quellanno itfoo. vivere FRANCESCO FU RI NI. 267 vivente in età di predo a ottantanni, più valorofo che mai nel maneg-giare il pennello , iludtò le opere Tue, e Tempre ha feguitato il fuo fu il Furino, come ho detto grande amico degli amici, e daquelli fu riamato non poco; e fra gli altri molti, che più frequ


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . noni, pure quellanno itfoo. vivere FRANCESCO FU RI NI. 267 vivente in età di predo a ottantanni, più valorofo che mai nel maneg-giare il pennello , iludtò le opere Tue, e Tempre ha feguitato il fuo fu il Furino, come ho detto grande amico degli amici, e daquelli fu riamato non poco; e fra gli altri molti, che più frequentarono fuadanza, fu il celebre Poeta noftro AndreaSalvadori, che lo ajutò molto nellepoetiche invenzioni : Baccio del Bianco, Pittore ed Ingegnere del Grandu-ca , epoi della Maellà del Re Cattolico : e Francefco Cordini, al quale, dopofua morte, rima fé Ja maggior parte de fuoi dilègni, donatigli da NiccolòFurini fuo fratello, che per gran tempo negoziò a Venezia, e difle la Ra-gione in Furini e Menegoni, e quivi finalmente terminò fua vita . De me-defimi difegni, gran parte e de migliori, donò il Cordini al molto nobi-le ed erudito nouro Gentiluomo, Andrea Cavalcanti di gioconda memo-ria. E quello è quanto polliamo dire di quello Artefice,. GIROLAMO CURTI DETTO DENTONE PITTORE BOLOGNESE Difcepolo di Ce fare Bagliori, nato ty Irolamo Curti, nato di padre originario di Reggio, ebbe ifuoi natali nella città di Bologna, in iftato di tanta povertà,che non avendo il padre modo di alimentarlo, lo pofe ne*primi anni di fua fanciullezza all arte di fiiacojajo . Nellaviltà di tal meftiero, ed in converfazione di coloro, che infua bottega, ed in fua compagnia lefercitavano, (letteli Gi-rolamo fino alletà di ventanni ; dopo i quali accodatoli a Lionello Spa-da, giovane allora non meno neceflìtofo di lui, usò di feguitarlo alla Chie-fa di San Martino, ajutandolo a fonar le campane per invito alla predicanel tempo quarefìrrmlc, per procacciarli non più che il vitto pe


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